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VENTOSO VA E RISPUNTA DI LUCA

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Corsa al veleno e da cardiopalma quella che ha condotto la carovana del Giro all’arrivo di Fiuggi. Petacchi in odore di vittoria proprio quando era il momento di lanciare la zampata finale viene sfilato da un prontissimo Ventoso che va a vincere. Ma sicuramente l’uomo del giorno è l’abruzzese Danilo Di Luca che torna a ricamare una prestazione di tutto rispetto. Man mano che passano i giorni il Giro diventa sempre più una battaglia senza esclusione di colpi. Una frazione movimentata e nervosa ha avuto il suo epilogo con la vittoria della Movistar grazie a Ventoso, spagnolo che ha sollevato le braccia al cielo lasciandosi dietro un gruppo ben organizzato di ciclisti. La corsa è stata contrassegnata e dominata dalla lunga fuga di un quintetto formato da Veikkanen, Vandewalle (i primi due a uscire dal gruppo al km 14), Popovych, Veuchelen e Modolo (che si sono uniti ai battistrada al km 9). Un tentativo che è sembrato dare buoni frutti, visto che il gruppo non ha risposto e al km 59 i minuti di vantaggio sono saliti a 5’, quindi a 5’40” al km 77. Ai cinque è mancato un guizzo finale che avrebbe potuto permettere di scrivere un finale ben diverso. Modolo è stato il primo ad andare in difficoltà, poi lungo la salita verso Anagni si è staccato anche Veikkanen, ed i tre fuggitivi rimasti in testa si sono trovati addosso il gruppo dei primi inseguitori improvvisamente a 1’05”, quando mancavano 13 km al traguardo, con la maglia rosa Weening a 1’17”. Dal gruppo i velocisti puri come McEwen e Brown perdono ben presto le ruote, e anche gente come Cavendish e Belletti si trova abbastanza in coda al gruppo già nelle prime fasi della salita. Gruppo che, sotto l’incedere degli uomini Movistar, si sgrana pian piano, e che deve controllare anche Stefano Pirazzi, corridore di casa in avanscoperta per 5 km, di David Millar, ex maglia Rosa, di Matthias Frank, di Emanuele Sella, di Agnoli, Bakelandts e Lagutin. In testa al gruppo, una serie continua scatti rischiano di far saltare l’inseguimento. Il gruppo, piombato nelle vicinanze dei fuggitivi, ha iniziato un’incalzante rimonta portando gli uomini più adatti all’arrivo di oggi a battagliare per la prima posizione. il doppio tentativo di Pirazzi, andato però a vuoto, mentre Vandewalle, rimasto a quel punto da solo, ha cercato di arrivare tutto solo in fondo alla tappa, mentre alle sue spalle Sella ha provato ad andare a riprenderlo. A millequattrocento metri dall’arrivo il gruppo è tornato compatto, e nella volatona lo spagnolo si è imposto su Petacchi. Weening rimane in rosa, in attesa del primo arrivo in salita, domani, alla Madonna di Mercogliano, dove il Giro sale per la quinta volta nella sua storia. Petacchi si sente soddisfatto: raggiunta l’ormai maturità sportiva, Ale-Jet dichiara apertamente di oter essere protagonista in qualche altra occasione per quanto confida di essere stato molto scettico sula sua possibilità di fare la volata. Finale che lo ha visto battagliare con l’altro italiano Danilo Di Luca inchinatosi al Jet e quest’ultimo messo dietro da Ventoso. Al momento della volata però Danilo Di Luca (Katusha) esce lunghissimo, ai -600, cercando di sorprendere tutti; Ventoso e Petacchi si lanciano al suo inseguimento, con lo spezzino in testa. A questo punto una dubbia, ci sentiamo di dire, chiusura di Ale-jet interrompe la manovra del pescarese, favorendo inoltre la rimonta finale di Ventoso che va a vincere. Dietro, il gruppo al traguardo si compone oltre che di Alessandro Petacchi, anche di Roberto Ferrari (Androni), Danilo Di Luca (Katusha), Davide Appollonio (Sky) e Michele Scarponi (Lampre-ISD), con Pieter Weening (Rabobank) che si conferma leader della generale.
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