Finisce il motomondiale 2019 e Andrea Iannone finisce a terra. All’ultimo giro dell’ultima gara. Il Gran Premio della Comunità Valenciana è amarissimo per il pilota di Vasto, che a poche curve dalla fine, dopo essere partito dalla ventesima posizione in griglia, era risalito addirittura fino al nono posto, aiutato pure da alcune cadute avversarie. Niente quarta top ten stagionale per “The Maniac”, che chiude così il suo campionato sulla ghiaia e a quota 43 punti, corrispondenti al sedicesimo posto finale in classifica piloti. Marc Marquez invece legittima la sua indiscussa dittatura con il dodicesimo successo in diciannove gare, domando il solito Fabio Quartararo e a Jack Miller. Jorge Lorenzo, che pochi giorni fa ha annunciato il suo ritiro dalle corse, chiude tredicesimo.
La gara di Iannone - Lo start di Iannone (oggi con una speciale livrea “Red” insieme al suo compagno di squadra Aleix Espargaro in favore della lotta all’Hiv), è ottimo, tant’è che alla prima curva guadagna subito quattro posizioni. Poi alcuni piloti che gli sono davanti cadono e il vastese si ritrova undicesimo. Da lì, comincia una lunga battaglia con i fratelli Espargaro che dura almeno una decina di giri. Iannone sembra però averne di più e cerca di staccarli dopo essersi issato in nona posizione. Ma, proprio quando sta per concretizzarsi la sua quarta top ten dell’anno, nel cambio di direzione tra la curva 9 e 10 perde improvvisamente il controllo della moto e scivola senza alcuna possibilità di redenzione.
Caduta clamorosa a parte, Iannone si è comunque ritenuto soddisfatto per la sua prestazione a Valencia: “Sono abbastanza contento della gara di oggi. Pur partendo molto indietro sono riuscito a recuperare tante posizioni e a lottare, divertendomi, con il mio compagno di squadra per la top ten. Rispetto a ieri e a venerdì siamo riusciti a trovare un buon ritmo, anche se quando mi sono trovato a comandare il gruppetto la temperatura della gomma anteriore è scesa velocemente". Il pilota ha poi spiegato così il suo ritiro: “Nel cambio di direzione tra la curva 9 e la 10 ho spinto un po’ di più per difendere la posizione e sono scivolato, un peccato per il risultato finale ma fino all'ultimo giro la nostra è stata una buona gara”.
Il 2019 di Iannone va così in archivio. Una stagione decisamente sottotono per il vastese, che ad inizio anno, pur essendo consapevole delle grandi difficoltà che avrebbe incontrato con l’Aprilia, ha deluso non poco le aspettative, comparendo in top ten soltanto in tre occasioni (due decimi posti e l’ottimo sesto posto di Philip Island, definito dallo stesso Iannone “un caso isolato”). La sua RS-GP non si è mai mostrata all’altezza della situazione, relegando il n.29 spesso e volentieri nelle retrovie, al netto di alcuni errori fatali come quello di oggi.
In 19 gran premi, sono stati soltanto 43 i punti conquistati, che costituiscono una media davvero pessima di 2,26 punti a gara. Passi in avanti ne sono stati fatti dalla casa di Noale, ma sono ancora pochi, timidi e poco significativi, nonostante gli ultimi miglioramenti avuti soprattutto sul passo gara. Nel 2020 occorrerà una scossa decisamente più importante per il pilota di Vasto e la sua moto gloriosa, che non meritano un altro campionato così negativo .