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Sabino Esplodenti, timori per i livelli occupazionali

Esprimono preoccupazione i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil

redazione
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Il 1° febbraio scorso i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, unitamente alle Rsu aziendali, si sono nuovamente incontrati con la direzione aziendale della Esplodenti Sabino e l’associazione datoriale Confindustria.

Al centro dell'attenzione il blocco delle attività nel sito casalese dove hanno perso la vita, in un tragico incidente, tre operai del territorio, Carlo Spinelli di Casalbordino, Nicola Colameo di Guilmi e Paolo Pepe di Pollutri.

L’azienda ha confermato di essersi messa a totale disposizione degli inquirenti affinché, nel più breve tempo possibile, si giunga alla chiusura delle indagini. "Come organizzazioni sindacali - si legge in una nota a firma di Emilio Di Cola (Cgil), Massimiliano Recinella (Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uil) - abbiamo sollecitato la Esplodenti Sabino a farsi carico delle retribuzioni dei dipendenti che sono attualmente in cassa integrazione.

I referenti aziendali, nel sottolineare l’attuale difficoltà finanziaria conseguente al totale blocco produttivo dell’azienda, hanno garantito il pagamento della sola mensilità di gennaio. Con l’occasione hanno anche dichiarato di non poter escludere una possibile chiusura del sito produttivo.

Le organizzazioni sindacali e le Rsu aziendali, preoccupate dei possibili sviluppi negativi che il prolungamento della inattività aziendale potrà determinare, auspicano che la Procura della Repubblica di Vasto faccia tutto il possibile affinché si portino a compimento le indagini in tempi celeri – ovviamente compatibili con le necessità istruttorie – che possano permettere la ripresa, anche parziale, dell’attività lavorativa.

Tanto al fine di garantire i livelli occupazionali oggi esistenti presso la Esplodenti Sabino e scongiurare la ventilata chiusura aziendale".

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