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Ci sono stati risvolti positivi in questo 2020?

Le considerazioni di Graziano Marcovecchio, Anna Paola Sabatini, Sandra Di Gregorio, Nicola Pietro Consilvio, Pasqualino Litterio, Piergiorgio Molino e Marco Corvino

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L’anno 2020, l’anno bisestile, l’anno del Coronavirus, del lockdown, della pandemia, che ci ha costretto a vivere a distanza, che ha nascosto i nostri sorrisi dietro una mascherina, avrà anche degli elementi positivi? O è solo un anno da dimenticare?

Tra le cose positive c’è che abbiamo scoperto di essere tutti vulnerabili e fragili, imparando che esiste una dimensione comune, dove l’essere solidali diventa risorsa importante.

Un altro elemento positivo è la digitalizzazione. Tra didattica a distanza, convegni on line e smart working, ha consentito prestazioni più efficaci, flessibilità degli orari, innovazione, opportunità per riorganizzare, in un’esperienza innovativa di crescita per tutti.

Ci sono altri aspetti da considerare?

Graziano Marcovecchio, presidente Pilkington Italia, dice che la cosa positiva del 2020 è l’incredibile successo della Scienza, che per la prima volta, tutta assieme e in tutto il mondo, grazie a incredibili progressi dell’ingegneria biomedica, in meno di un anno ha completato un vaccino in tempi inimmaginabili. Altra cosa importante è poi l’essenza della vita di ciascuno di noi, l’incredibile riscoperta di un dialogo interiore molto più profondo e intenso.

Anna Paola Sabatini, Direttore Ufficio Scolastico Regionale Molise, dice che questo complicatissimo 2021, che ha visto dolorosamente e troppo a lungo i nostri ragazzi e le nostre ragazze lontani fisicamente dalle aule scolastiche, è stato però, allo stesso tempo, anche un anno che ha rinsaldato straordinariamente il sentimento della scuola come Comunità e come comunità viva, fatta di Persone e quindi "luogo" di crescita a tutto tondo, ma soprattutto di legami, relazioni e scambi autentici e preziosi non solo per gli studenti e per il personale che a diverso titolo vi opera, ma anche per le famiglie e per tutti gli interlocutori operanti nei territori di appartenenza. Questo, pur in conseguenza di una enorme tragedia, è un patrimonio che in alcun modo deve essere disperso e che ci rende tutti più forti e consapevoli.

Sempre nel settore della scuola, il Dirigente Scolastico Sandra Di Gregorio dice che sono almeno due le cose positive nel 2020. Ci si è resi conto di come la scuola sia importante, fondamentale. La scuola è il luogo dove vivono i nostri alunni e dove i nostri alunni hanno la necessità, l'obbligo, il dovere e il diritto in primis di formarsi, di crescere e di diventare persone, cittadini di questa società. Non si può dimenticare che la scuola è diventata pubblica ed è un diritto di tutti, grazie alle conquiste del ‘900. Questa pandemia ci ha dato la consapevolezza diffusa dell’importanza della formazione. Dall'altra parte con questa consapevolezza, si è fatta la scelta importante, di investire nella scuola, nelle strutture e nelle infrastrutture, nella strumentazione digitale, che ci consentono di tornare a scuola in una situazione di maggiore sicurezza, con una maggiore disponibilità del governo locale e centrale.

Nicola Pietro Consilvio, pediatra presso l’Ospedale San Pio di Vasto, dice che è stato un anno complicato quello appena trascorso, ci ha messo alla prova, ci ha ferito, perché ha rischiato di farci perdere il senso degli affetti, con una solitudine immensa e disumana. Abbiamo ascoltato ed imparato parole nuove come “lockdown”, o desuete come “coprifuoco” e frasi di incoraggiamento come “andrà tutto bene” o “distanti ma uniti”. Abbiamo conosciuto “nuovi” eroi, che, in realtà, ogni giorno compiono con spirito di sacrificio e abnegazione il loro lavoro, come fosse una missione. Ma i veri eroi sono i bambini, quelli che ogni giorno vengono al mondo, ovunque, con un trend in aumento della natalità, in questo anno così difficile. Qui a Vasto, il privilegio di essere Pediatri è, dunque, quello di poter essere testimoni del miracolo della vita, di poter ascoltare il primo vagito, il cui riverbero, in fondo, produce un contagio ben più potente del Coronavirus perché arriva a bersaglio, stimola la resilienza e, magari, commuove, anche stando a chilometri di distanza, perché sfrutta l’aria come il suono delle campane! Finché nasceranno bambini, ci sarà sempre la speranza!

Il dr. Pasqualino Litterio, responsabile del reparto di Neurologia dell’Ospedale di Vasto dice che è stato un anno difficile il 2020 e che ancora si trascinerà nel 2021 con il suo carico di sofferenza fisica, sociale ed economica. Abbiamo appreso però una lezione importante che ci dà l’opportunità di riconsiderare le nostre priorità, ci ha restituito la consapevolezza dell’importanza del nostro lavoro, ci ha ricordato che nessuno si salva da solo, ci ha fatto tirare fuori il meglio e il peggio di ognuno di noi. Facciamo in modo che quest’anno non sia passato invano.

Marco Corvino, presidente del Consorzio Vasto in Centro, dice che malgrado le grandi difficoltà questo 2020 ha visto una  partecipazione crescente dei soci, nei confronti delle iniziative del consorzio, in un’ottica di condivisione e di alleanza, da sempre formula vincente.

Piergiorgio Molino, Presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina ha detto che in questo 2020 la cosa positiva sono stati i vari portatori di interesse che sono stati coinvolti nelle varie attività ed hanno trovato la forza per rialzarsi in un momento così difficile riuscendo a fare rete. Sono stati i commercianti che hanno intrapreso assieme un processo di digitalizzazione indispensabile. Sono stati i Vastesi che hanno compreso l’importanza di essere uniti e sostenere le attività locali.

Aldo Cazzullo, nel libro “A Riveder le Stelle, Dante il poeta che inventò l’Italia”, Mondadori, dice che tra i brani di speranza della Divina Commedia c’è l’ultimo verso dell’Inferno: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, quando Dante, dopo aver compiuto un cammino di conversione e rinascita, si accorge in un momento di sollievo che la vita continua, che il peggio è alle spalle, che il meglio deve ancora venire.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle” è l’augurio per tutti per il 2021, anno del 700° anniversario della morte del sommo Dante.  Un augurio di rinascita per ognuno di noi e per la nostra comunità.

 

 

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