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Lapenna e Tagliente 'a braccetto' per il nuovo Ospedale: "Fronte comune, basta chiacchiere"

L'appello dei due ex sindaci di Vasto

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È stato certamente un incontro inusuale quello cui abbiamo assistito, in cui due sindaci emeriti della Città del Vasto, su sponde diverse dell'agone politico, hanno deciso di levare gli scudi su quello che Luciano Lapenna ha definito lo ‘scippo del nuovo ospedale’ e Giuseppe Tagliente il problema dei problemi, perché quello che è accaduto in questi mesi ci ha dimostrato chiaramente la necessità di "rispondere adeguatamente alla richiesta di salute che viene dalla gente".

Da oltre 20 anni considerata una priorità oggi il nuovo ospedale di Vasto sembra non avere più la strada spianata, anzi, tutt’altro. Certo il commissariamento, come ha rilevato Lapenna, primo cittadino vastese dal 2006 al 2016, ha di fatto bloccato ogni progresso procedurale, ma neppure la fine del medesimo e le dichiarazioni susseguitesi negli anni in cui persino l’allora ministro della Salute Lorenzin venne a Vasto a dichiarare che "tutto era a posto e si poteva partire" hanno ridato fiato al percorso di costruzione del nuovo ospedale, previsto in località Pozzitello, che "sarebbe in grado di avere una mobilità attiva e che rappresenta una scelta strategica che riteniamo validissima".

"Ho accettato l’invito di Peppino Tagliente a questa chiacchierata – ha detto Lapenna - perché ho ritenuto importante, anche alla luce delle cose che si sono dette in questi giorni, che due sindaci emeriti esprimano una posizione che è la stessa su un problema come quello della sanità che deve essere degna di questo nome".

"Un appuntamento che ha fatto molto parlare – ha esordito Giuseppe Tagliente - Capita di tanto in tanto, e per fortuna, che due avversari politici si incontrino. Capita come deve capitare, perché la politica non è fatti di inciuci ma di confronti, e lo dice la storia. Quando ci sono problemi gravi, emergenziali, di carattere generale necessita ricercare il massimo della condivisione. Il senso di questo incontro – ha detto con forza il presidente emerito del Consiglio regionale d’Abruzzo - è lanciare un appello a tutti i sindaci e a tutti i partiti di destra, di sinistra, al Movimento 5 Stelle, perché facciano propria, senza distinzione e perplessità, la questione del nuovo ospedale di Vasto, senza perdersi nei corridoi delle chiacchiere che ci hanno fatto e ci fanno perdere tempo. Facciamo fronte comune come fanno in altre realtà importanti della regione".

Ed ha poi rincarato la dose: "Ai partiti diciamo: discutiamo di tutto, ma non dell’ospedale. Ognuno lo metta al primo posto anche in campagna elettorale, facciamone un massimo comune denominatore perché solo così riusciremo a cogliere questo importante risultato".

Secondo Tagliente l’Italia aderirà al MES e da lì arriveranno svariati miliardi di euro "e quello è il momento importante con cui ci dobbiamo confrontare e per accedere a quei fondi ci dovremo trovare pronti con le carte a posto, in primis un progetto esecutivo, e, soprattutto, con una comune volontà politica".

Sulla posizione espressa da alcuni sindaci di località nord di Vasto Lapenna ha sottolineato "che è stata la molla che mi ha spinto a dire che assistiamo allo scippo del nuovo ospedale. È impensabile che noi, oggi, a distanza di 20 anni, possiamo ricominciare a discutere del nuovo ospedale. Mi appello ai 29 sindaci del Vastese di continuare a sostenere questo percorso". Poi Tagliente: "Non perdiamo tempo ed ipotizzare la costruzione di un nuovo ospedale sul greto di un fiume contrasta con la logica".

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