In relazione alla vicenda dell'assoluzione, in Corte d'Appello, di un professionista vastese, G.N., accusato di violenza sessuale su una giovane vastese con disabilità (qui l'articolo), il papà della ragazza precisa: "Pur avendo rispetto della sentenza emessa, solo per amore di verità e per il rispetto che la mia 'bambina' credo meriti, non posso non sottolineare che è stato omesso 'un dettaglio', non credo secondario e di poco conto e cioè che il G.N. è stato assolto solo per l’insufficienza della prova.
Ragion per cui, oltre al fatto che l’assoluzione non è di ostacolo alla riproposizione, in sede civile dell’azione, ben potendo il giudice civile procedere in modo autonomo alla rivalutazione del fatto e del materiale probatorio, ciò che mi preme ulteriormente sottolineare è che si esalti mediaticamente una assoluzione che 'piena' non è".