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CariChieti - Che fare?

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Confconsumatori si è messa a disposizione degli azionisti ed obbligazionisti che hanno forzosamente contribuito con i loro risparmi, ora volatilizzati, al salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti.

Il decreto “Salva Banche”, infatti, ha scaricato 4 miliardi di costi sul sistema del credito e sugli azionisti e obbligazionisti subordinati. Per i titoli subordinati “esclusi dalla cessione”, la Banca d’Italia ha previsto che possano essere soddisfatti in futuro, previa soddisfazione di tutti gli altri creditori, non subordinati, della vecchia banca. I titoli “oggetto di riduzione” sono stati invece azzerati, come le azioni.

Sul sito di Confconsumatori è pubblicato l’elenco dei codici Isin interessati dal provvedimento “Salva Banche”: http://www.confconsumatori.it/?p=6516.

Che fare? «Sia azionisti che possessori di obbligazioni non ordinarie potrebbero trovare tutela, - chiarisce Antonio Artese, Presidente Provinciale di Confconsumatori - facendo valere i mezzi utilizzati dai risparmiatori contro le banche. L’art. 1 del decreto “Salva Banche” (d.l. n. 183/14) prevede che alle c.d. nuove banche possano essere trasferiti azioni, partecipazioni, diritti, nonché attività e passività delle vecchie banche ai sensi dell’art. 43 d.lgs. n. 180/15. Occorre valutare caso per caso le modalità di vendita adottate dalla Banca; spesso si tratta di strumenti finanziari complessi che non avrebbero dovuto essere venduti a piccoli risparmiatori.».

 

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