E' stata una visita guidata con l'imprevisto quella di mercoledì a bordo della portaerei Cavour, che in questi giorni è rimasta ormeggiata a circa un miglio di distanza dal porto di Ortona.
Per le cattive condizioni del mare e l'impossibilità di tornare nel bacino con alcune imbarcazioni, si è reso necessario il trasbordo in elicottero delle più di 100 persone presenti - tra rappresentanti politici, autorità istituzionali e giornalisti - che avevano preso parte ad un incontro. Tra questi anche l'operatore televisivo e fotoreporter vastese Nicola Cinquina.
“Non sono mancati momenti di tensione – racconta – anche perché alcuni dei presenti hanno accusato malori. Indubbiamente è stata una situazione del tutto particolare”. Per le varie attività di 'recupero', per circa 6 ore hanno operato incessantemente due velivoli, uno da 7 posti e l’altro da 4, che hanno effettuato un totale di 24 viaggi, impiegando 12 minuti a tratta sul tragitto Ortona-Pescara. E dal capoluogo adriatico è stato successivamente predisposto un servizio bus per riaccompagnare gli ospiti a Ortona, affinché riprendessero le proprie auto parcheggiate al porto. Sulla vicenda si sono subito registrate anche polemiche, sul piano politico soprattutto. Tra i vari interventi quello del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che chiede di conoscere i costi delle 'operazioni di salvataggio' e paragona il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, che è stato tra i primi a lasciare la Cavour, al comandante della Costa Concordia Schettino.
MARINA MILITARE-REGIONE ABRUZZO, IL 'PATTO' - La maestosa ammiraglia della Marina Militare è in sosta nella rada di Ortona dal mercoledì e resterà in zona fino ad oggi. A bordo della portaerei è stato per l'occasione firmato un accordo di collaborazione e sviluppo tra la Marina Militare e la Regione Abruzzo su tematiche marittime che investono la formazione, la cultura e lo sport, la ricerca, l’innovazione, la progettazione, l’industria, la salvaguardia ambientale, la tutela del territorio e del mare, incentivando al tempo stesso i rapporti con altre realtà nazionali ed internazionali incluse quelle d’oltre mare tra cui la Croazia, la Serbia, la Bosnia e l’Albania. Presente il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi.
“Questa iniziativa – ha evidenziato - è l’inizio di una collaborazione strategica che parte dal contesto regionale dell’Abruzzo ma si estende ai Paesi della sponda di fronte, raccogliendo tutto il potenziale che il mare può offrire per la prosperità nazionale. E' un’iniziativa che funziona da modello, un concetto innovativo che ha nell’efficacia il suo più grande potenziale”. Da parte sua il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha voluto ringraziare la Marina per aver “aderito a questa iniziativa che vuole promuovere il Mare Adriatico a modello di sviluppo portuale sinergico. La Marina Militare – ha aggiunto - è un giacimento di bravura, di iniziativa, di capacità che abbiamo toccato con mano su una cittadella di professionalità e organizzazione straordinaria. Un 'ponte' virtuale di collegamento tra le due sponde che si affacciano sul Mare Adriatico: questo rappresenta la portaerei Cavour, parte integrante dell’iniziativa Adriatico-Ionica nell’ambito della strategia Europea per la macro-regione Adriatico-Ionica”.