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Ex Golden Lady, la riconversione da riaprire ed un territorio senza voce

Il 18 settembre incontro a Roma per 'fare il punto della situazione'

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La data della nuova convocazione al Ministero dello Sviluppo economico di un incontro per fare il punto della situazione sull'ex Golden Lady è quella di mercoledì 18 settembre (ore 17, senza la partecipazione di Golden Lady, Wollo, Silda e New Trade), aperta unicamente al sottosegretario Legnini, ad un rappresentante di Regione e Provincia e Comune di Gissi e delle organizzazioni sindacali territoriali.

"Questa convocazione, leggendo i contenuti - dice a riguardo Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Filctem-Cgil -, dovrebbe essere propedeutica all'avvio di un nuovo percorso di riconversione. Valuteremo con i lavoratori il da farsi, per quanto riguarda la presenza a Roma di un presidio verificheremo se attendere il tavolo ufficiale".

L’incontro ci sarebbe dovuto essere oggi, ma era saltato all’improvviso senza ulteriori motivazioni da parte dei funzionari romani. Nelle scorse settimane gli esponenti politici del territorio eletti a Roma avevano più volte ribadito la certezza della data dell’11 settembre nonostante l’assenza di una convocazione ufficiale.

Lo stesso ministero nel grottesco verbale del 24 luglio scorso (nel quale errori e sviste hanno sollevato più di un interrogativo) terminava scrivendo «Le parti si incontreranno per una verifica della situazione il prossimo mercoledì 11 settembre alle ore 15.30 (seguirà convocazione)». Questa convocazione non è mai arrivata e i lavoratori – forti delle rassicurazioni arrivate da più parti – hanno nel frattempo organizzato gli autobus per raggiungere la capitale portandovi il presidio permanente della Val Sinello. Quei pullman oggi non partiranno e non si sa quando lo potranno fare.

L’unica desolante certezza è quella di un territorio incapace di farsi ascoltare.

Da una parte c’è un Ministero dello Sviluppo economico – guidato dal funzionario Giampiero Castano – sprezzante del rispetto degli impegni presi e delle garanzie fornite su New Trade e Silda prima della riconversione. Il caso di oggi non è l’unico della serie. Il 27 giugno l’incontro fissato per il giorno dopo fu annullato da un semplice sms arrivato da Roma. Il 24 luglio scorso, in occasione dell’ultimo tavolo ex Golden Lady, avallò la richiesta della Silda di avere incontri separati dai sindacati ed escluse gran parte dei rappresentanti del territorio: la Provincia non fu neanche convocata (come nelle precedenti occasioni), il senatore Gianluca Castaldi (M5S) e la deputata Maria Amato (Pd) non riuscirono neanche a entrare. Presenti – oltre ai sindacati – il sottosegretario di Stato Giovanni Legnini e l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti.

Il rovescio della medaglia è quello di rappresentanti istituzionali non in grado di creare un gruppo di pressione adeguato alle istanze del territorio. Nonostante il Vastese vanti la presenza di due parlamentari e nonostante – soprattutto – la carica rivestita da Giovanni Legnini le emergenze lavorative locali sono sempre più bistrattate a livello nazionale.

Non esenti dal discorso ci sono anche Regione e Provincia. L’ultimo intervento di Gianni Chiodi sulla Golden Lady – pur non avendo mai risposto agli inviti di sindacati e lavoratori – risale alla cerimonia per l’intitolazione del corso di Gissi a Remo Gaspari. Il presidente della Regione ha assicurato il massimo impegno nella vicenda, ma prese di posizione per il tavolo odierno saltato non sono pervenute. Enrico Di Giuseppantonio (presidente della Provincia) e altri consiglieri dello stesso ente avevano annunciato – in occasione dell’assemblea del 30 agosto – addirittura un autobus istituzionale che portasse a Roma anche i sindaci. Non se n’è saputo più niente.

È forse arrivata la stagione per proteste eclatanti che partano anche dalle istituzioni per riportare alla ribalta un’emergenza-lavoro che grava su tutto il territorio. Quante mortificazioni sono necessarie al Vastese prima che i proclami degli esponenti locali di azioni clamorose diventino realtà?

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