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'Sussidiarietà, Famiglia e Sviluppo Economico', discussione ai tempi... della crisi

Chiodi: 'Le politiche sociali basate sul debito sono fallite, la situazione attuale impone un cambiamento'

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Presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos, ieri mattina, l'incontro organizzato dalla Regione Abruzzo, dalla Pastorale Familiare della Diocesi Chieti-Vasto, dal Circolo Culturale 'Le ali della libertà' e dall'Associazione Culturale 'Francesco Paolo Votinelli', col patrocinio del Comune di Vasto, sul tema 'Sussidiarietà, Famiglia e Sviluppo economico'.

 

Moderati da Vincenzo Bassi dell'associazione 'Votinelli' e neo componente della Commissione regionale Sussidiarietà, hanno animato il dibattito Gabriele Rossi, della Commissione Sussidiarietà della Regione, Flavio Felice dell'Università Lateranense, Johnny Dotti, della Welfare Italia S.p.a., don Sebastiano Fioriti, dell'Ufficio di Pastorale della Famiglia della Diocesi Chieti-Vasto, Tommaso Boschetti, dell'associazione 'Le ali della libertà', Giampiero Ledda, della società consortile I.R.E.N.E. e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.


A fare gli onori di casa, il vicesindaco Antonio Spadaccini, il quale ha portato il saluto dell'amministrazione comunale e sottolineato l'importanza del tema, prima di passare la parola ai relatori, a cominciare da Gabriele Rossi che ha spiegato funzioni e intenti della Commissione Sussidiarietà della Regione in relazione alle pesanti difficoltà a cui vanno incontro cittadini e famiglie in questo momento di crisi. Un momento certamente difficile e complesso che però, come ha dichiarato Johnny Dotti, "non mi sento di maledire, né come uomo né come cristiano. Penso che quello attuale sia il momento più bello che Dio potesse pensare per me, perché questa crisi, vissuta con spirito costruttivo, può rappresentare un'opportunità di miglioramento". Miglioramento che secondo il presidente Chiodi deve necessariamente passare per una decisa inversione di rotta anche in campo politico-amministrativo: "Le politiche sociali basate sul debito sono fallite. Abbiamo continuato ad accumulare debito, pensando che non sarebbe mai arrivato il momento di pagare il conto; ma questa crisi è proprio quel conto, cresciuto a dismisura per colpa di una politica che non ha saputo dire dei no, quando doveva. In Regione stiamo lavorando in questa direzione. Dal 2000 al 2007 l'Abruzzo è passato da 500milioni a 4 miliardi di debito; oggi quel debito è diminuito e siamo la prima maggioranza che consegnerà un debito minore di quello che ha trovato. Ma per fare questo, e nel contempo non aumentare le tasse, abbiamo dovuto diminuire la spesa pubblica; non si può fare tutto, la politica deve imparare a dire no quando necessario, senza badare al tornaconto elettorale".


Don Sabatino Fioriti ha invece sottolineato l'importanza dell'istituzione famigliare, in rapporto al lavoro, portando una decisa critica al tema delle liberalizzazioni degli orari di apertura delle attività commerciali: "Certamente ci sono lavori, come nella sicurezza o nella sanità, che devono essere svolti tutti i giorni, ma dobbiamo stare attenti ad armonizzare lavoro e famiglia, senza permettere al lavoro di prendere il tempo che invece va speso in famiglia, nell'educazione dei figli, nell'ascolto e nel confronto famigliare. Per questo sono pronto a far sentire la mia voce in ogni sede contro questo tipo di liberalizzazioni che tra l'altro non portano certo aumenti nei consumi e sono contento che in Regione col presidente Chiodi si stia riflettendo su alcune limitazioni".

 

Infine, la testimonianza di Davide Aquilano, il quale ha concluso l'incontro testimoniando con l'esempio dell'Istituto Figlie della Croce e della nascita della Scuola Madonna dell'Asilo come il concetto di sussidiarietà possa portare benefici quando le normali interazioni tra pubblico e privato trovano ostacoli che sembrano insormontabili, e come il coinvolgimento della cosiddetta 'società civile' porti soluzioni che la stessa politica a volte non riesce a trovare.

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