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Gli "obbrobri" normativi ed il "non senso" di alcune disposizioni

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Tante e tante volte da queste righe si è esternato il parere di chi scrive relativamente ad una riforma di tutto il mondo del gioco pubblico e di tutti i casino online, quello con vincita in danaro ed anche quello di puro intrattenimento. É giusto che si cerchi di avvicinarsi con questa ristrutturazione del gioco ad una proposta “perfetta” (o quasi) dell'offerta del prodotto gioco su tutto il territorio, basta che a questo punto non si incorra in “certi obbrobri normativi”che spingono, in alcune regioni, a mettere in pratica ristrettezze alquanto assurde.

Come succede nel Friuli dove si arriva persino a vietare ai minori di usare proprio i giochi, senza vincita in danaro, ma solo con premi per chi è stato abile nel proporsi, che sono stati inventati e prodotti per queste età e che portano solo ed esclusivamente puro divertimento. Ok, va bene proibire in alcune circostanze e, sopratutto per i minorenni, l'uso delle “famigerate macchinette”, ma arrivare anche ai videogiochi sembra veramente un “non senso” difficile da comprendere e, senza ombra di dubbio, controproducente.

I rischi, in ogni caso, di interventi non nazionali, frammentari ed effettuati in diversi livelli in cui si articola il potere dello Stato, sono quelli che vanno a generare sovrapposizioni normative ed una situazione di inattuabilità che continua a comportare, esclusivamente, ricorsi ai vari Tribunali Amministrativi Regionali dispiegati lungo la Penisola per vedere, o meno, accertata la possibilità per gli operatori del gioco -di qualsiasi segmento si tratti- di poter svolgere la propria attività nella quale si è investito.

Insomma, una grandissima confusione che deve essere assolutamente “sistemata” dalla Conferenza Unificata il cui intervento tarda moltissimo ad arrivare anche se rimane, ahinoi, l'unica speranza con cui si può confrontare il mondo del gioco lecito. Mondo del gioco dei grandi e dei minori, un panorama vasto di divertimento che senz'altro ha necessità di interventi da parte del Legislatore anche se per i comma 7 (giochi di puro intrattenimento) i Monopoli di Stato sono appena intervenuti con la predisposizione di un nuovo decreto di regole tecniche con la quale verrebbero correttamente inquadrate e regolarizzate “queste ticket redemption” superando così le varie anomalie esistenti, almeno in questo segmento di gioco.

Infatti, questo segmento e quello dei casino online andrebbe maggiormente tutelato posto che le limitazioni e le restrizioni imposte alle apparecchiature da intrattenimento con vincita in danaro stanno ponendo dei “paletti alquanto difficili” da rispettare e, quindi, il gioco senza vincita in danaro potrebbe essere una valida alternativa per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo. Sarebbe, così, salvata la voglia di divertimento generale a cui tanta gente ricorre.

Non sembrerebbe difficile da capire, ma si sa assai bene che la “battaglia no slot” ha ormai pervaso tutta la Penisola e tutti i territori, portandosi dietro i paladini della (falsa) morale che mettono in pratica tutti gli strumenti possibili per eliminare il gioco lecito e, quindi, anche il divertimento dal quotidiano delle nostre vite.

Alla fine, non si potrà più operare con alcun tipo di gioco, ma ancora peggio se tutto il gioco lecito diventa illegale sotto un certo punto di vista anche il gioco completamente illegale diventa lecito e rischia, paurosamente, di essere riabilitato venendo messo alla stregua di tutti gli altri giochi (leciti) che dovrebbero invece essere “riserva di Stato”: a quel punto chi ci capirà qualcosa sarà veramente arguto!

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