Se qualcuno a Trento, nei primi mesi del 2000, avesse immaginato una squadra di pallavolo invincibile, capace di trionfare in Italia e di imporre ripetutamente la sua legge anche in Europa, e in grado di fare tutto questo in soli 11 anni, probabilmente sarebbe stato preso per pazzo o, al massimo, per inguaribile ottimista.
Da oggi, i tifosi trentini possono definitivamente smettere di sognare, e lustrarsi gli occhi ammirando i loro incredibili ragazzi, che hanno appena coronato la stagione praticamente perfetta, imponendosi in ordine come Campioni del Mondo, d'Europa e d'Italia. Nata quasi dal nulla, l'Itas Diatec Trentino ha impiegato solo tre stagioni per guadagnare l'accesso ai playoff scudetto (risultato sempre raggiunto da allora), e ha subito cominciato a sognare in grande, investendo molto in giocatori di prestigio internazionale, come Lorenzo Bernardi e Andrea Sartoretti; nonostante questo, tuttavia, il titolo tanto atteso continuava a non arrivare, e tutti gli sforzi del presidente Mosna non sembravano sufficienti per far fare il definitivo salto di qualità alla squadra. La svolta, decisiva, è avvenuta nell'estate del 2007, con l'ingaggio dell'allenatore bulgaro Radostin Stoytchev e di due suoi connazionali, le stelle Matej Kaziyski e Vladimir Nikolov, giocatori reduci dal brillante terzo posto conseguito in Coppa del Mondo con la propria nazionale, e dell'esperto Nikola Grbic, palleggiatore e campione olimpico ed europeo con la Jugoslavia. Grazie soprattutto al loro innesto e alla nuova direzione tattica dalla panchina, Trento ha dominato la stagione regolare 2007-08, e nei playoff si è ripetuta, ottenendo finalmente il primo titolo di Campione d'Italia della sua giovane storia. Dalla stagione successiva, le attenzioni di società e giocatori si sono rivolte soprattutto all'Europa, con l'obiettivo di portare a casa la Champions League, e anche in questo caso i risultati sono stati ottimi: nelle sue tre partecipazioni consecutive, infatti, l'Itas è sempre uscita vincitrice, divenendo la terza squadra italiana in grado di realizzare questo fantastico tris dopo Ravenna e Modena negli anni '90; ciliegina sulla torta, il successo nelle due nuove edizioni del Mondiale per Club, giovane torneo a cui partecipano le squadre campioni nei rispettivi continenti.
L'unica "pecca" in questo filotto di successi è stata la mancata conferma a livello italiano: a parte il successo del 2010 in Coppa Italia, infatti, Trento ha perso la finale per lo scudetto per due stagioni consecutive, rispettivamente contro Piacenza e Cuneo; i piemontesi si sono rivelati degli avversari durissimi anche nella Supercoppa Italiana e nella coppa nazionale di quest'anno, riuscendo a prevalere sui campioni trentini in entrambe le occasioni. Ma nella finale scudetto di ieri, alla fine, l'Itas è riuscita a sconfiggere i quotati rivali, dominando la partita dall'inizio alla fine e centrando la prima, meritata accoppiata Scudetto-Champions League della sua storia. Un trionfo davvero incredibile, per una squadra che fra una settimana compierà appena il suo undicesimo anno di vita, e tutti a Trento sono sicuri che questa non sarà certo l'ultima soddisfazione della loro giovane, ma già vincente avventura nel mondo della pallavolo.