La vittoria di Mark Cavendish, l’acuto dei tre fuggitivi sino a pochi chilometri dall’arrivo e mettiamoci un tempo meteorologico che avrebbe frenato qualsiasi amante della pedalata, sono gli elementi che hanno caratterizzato la tappa 10a tappa del 94^ Giro d’Italia quello, che simbolicamente deve festeggiare i 150 anni della Repubblica e unire un po’ tutta la Penisola.
Tappa dedicata ai passisti e ai velocisti e alle sparate degli uomini jet quella che ha condotto il gruppo dei ciclisti da Termoli in Molise sino a Teramo in Abruzzo su un percorso di 159km privo di grandi difficoltà altimetriche, purtroppo, funestato da un terribile vento che ha accompagnato i ciclisti sino all’arrivo.
Vince come detto Mark Cavendish della Htc – Highroard che si è esibito in uno di quegli arrivi in velocità che lo hanno reso famoso. Arrivano rispettivamente secondo Ventoso e Petacchi. Si mette in mostra il molisano Appolloni della Sky, la maglia rosa Alberto Contador resta in Maglia Rosa e inizia a conquistarsi anche il gradimento del tanto pubblico assiepato per guardare la tappa. Dal gruppo fuggono poco dopo la partenza tre uomini: Beppu, Cazaux e Krivtsov, il primo dei quali sul Gpm di Vasto trova strada facile e se lo aggiudica con facilità , il loro incedere può essere ricordato anche per la lealtà con cui i tre hanno collaborato dandosi i cambi e lavorando sino al finale di tappa in cui Millar non si fa troppi scrupoli viene fuori dal gruppo riprende i fuggitivi, mentre tutto il gruppo degli inseguitori organizza la manovra di assalto al traguardo. Beppu della Radioshack ha afforntato il Gpm di Vasto con tecnica interessante e tra lo stupore del grande pubblico nel vedere un giapponesino all’arrivo. Traguardo che ha anche portato a casa. Lo seguono Cazaux della Euskaltel e Krivstov della AG2R. Questi tre si renderanno protagonisti di una fuga di 146 km e con un vantaggio massimo al km 23 di 6’10’’
La volata nata a ritmi altissimi inizia a 2,6 km dal traguardo è uscito Millar dal gruppo (che ai – 11 dall’arrivo aveva ripreso i tre fuggitivi Beppu, Cazaux e Krivtsov), il suo tentativo è sfumato ai 950 metri. Lì il gruppo si è ricompattato, e poco dopo è uscito Petacchi, che paga uno scatto troppo anticipato di cui trarrà vantaggio Cavendish. Il corridore della Htc Highroad, che gli stava a ruota, ne ha approfittato piazzando il colpo decisivo. Vittoria netta, e dietro a lui Ventoso e lo stesso Petacchi. La Rosa rimane sulle spalle di Contador.
Davanti ai televisori in molti saranno rimasti colpiti nel vedere come tutte le squadre pian piano hanno iniziato a serrare i ranghi. La Saxo Bank squadra di Alberto Contador ha letteralmente blindato il proprio capitano difendendolo strenuamente dai pericoli della corsa e scortandolo sino alla fine. Domani undicesima tappa, da Tortoreto Lido a Castelfidardo, con un arrivo in leggera salita. Sarà l’ultima occasione per i velocisti di mettersi in luce, poi inizieranno i monti e la sarà tutta un’altra storia.