Nella splendida cornice del Teatro Marruccino di Chieti Oreste Castagna racconta Il principe felice attraverso la sua coinvolgente tecnica del Cartastorie ad alcune scuole paritarie della rete di scuole Fism di Cupello: Scuola dell'infanzia paritaria-parrocchiale Cupello, Scuola Bambin Gesù Pollutri, Scuola dell'infanzia Giulia e Domenico Del Nillo Borrello.

La coordinatrice pedagogica Angela Di Fabio spiega il perché della scelta di parteciparvi con bambini e famiglie: "La famosa novella di Oscar  Wilde, essendo una storia significativa di profonda amicizia tra una rondinella ed una bellissima statua che matura fino a diventare amore e condivisione, propone temi attualissimi che sono anche parte integrante di un percorso didattico del corrente anno scolastico 'Verso un mondo di valori'. Il bestseller della letteratura mondiale rappresenta il donarsi, il togliersi per dare, la felicità, l'altruismo, il privarsi per arricchire. Infatti, la mission delle scuole paritarie cattoliche di ispirazione cristiana è oltre ad educare, formare, istruire attraverso proposte significative e didattiche rispettose della normativa ministeriale, è anche quella di evangelizzare, sensibilizzando le nuove generazioni al rispetto dell'altro, gettando semi valoriali necessari ad una visione positiva e fiduciosa verso la vita. Pur vivendo in un'era tecnologica, il bambino possiede il diritto di ricevere un'educazione all'ascolto e di vivere percorsi esperenziali che gli permettano di sviluppare un pensiero elastico e creativo".

Oreste Castagna racconta Oscar Wilde attraverso la manualità dal vivo, mediante l'ausilio di cartoncino colorato che diventa statua, nuvole, angelo, cuore, rondine, canna... creati in diretta, sotto lo sguardo stupefatto dei bambini. E poi... da una piccola valigia spunta fuori Dodò,mitico uccellino della trasmissione televisiva L'albero azzurro, la cui voce è proprio quella di Castagna. Infine, insieme ad Oreste, bambini, scuola, famiglie cantano e mimano la 'Melevisione', Gipo, Dodò.

"IL PRINCIPE FELICE" di Oscar Wilde, breve commento - Un principe dall'alto della sua statua osserva piangendo i dolori della città che da vivo aveva guardato con occhio tanto diverso perchè le mura della città dentro le quali era vissuto gli avevano impedito di vedere ciò che accadeva nelle case dei suoi sudditi. Non è una favola solo per principi perché a tutti spetterebbe soccorrere un infelice e tergere una lacrima. Vuole essere un invito a guardarci attorno e a non essere insensibili alla sofferenza umana.