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La Vasto 'che non piace' nell'occhio critico di una turista delusa

Lettera aperta al sindaco della città Luciano Lapenna

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Gentilissimo signor direttore, sono una vostra lettrice, risiedo fuori Vasto, ma nelle feste torno nella mia città con la mia famiglia a trovare i miei cari.


Vorrei dire una cosa che non farà molto piacere ai Vastesi: Vasto l'ho vista non migliorata... Sì, una città che fino a qualche anno era un gioiello ora...  Prima cosa: a Vasto Marina non c'e un bancomat, bisogna risalire su in città, servizio urbano (autobus) scadente; nel bel mezzo di piazza Rossetti, davanti alla statua, tue topi che si facevano anche loro la passegiatina serale sotto gli occhi di grandi e piccoli; il cimitero si è ingrandito, ma è sporco. Pochi controlli da parte della Polizia Municipale: se hai un po' di campagna e produci pomodori, susine e altri tipi di frutta, mettili in macchina, fermati in qualsiasi posto e puoi vederli tranquillamente... senza licenza e niente, tanto non ci sono controlli (l'altra mattina in via Cavour) proprio sotto il comando di Polizia Municipale.

 

L' erba, in alcune aiuole, è alta, i giochini ai parchi giochi sono quasi tutti arrugginiti ecc. Se dovessi dare un voto a Vasto darei una bella insufficienza.

 

Mi dispiace, ma come l'ho lasciata l'ho ritrovata, anzi forse leggermente peggio. Riparto per Forli sperando che quando ritornerò non potrò lamentarmi, ma complimentarmi con il sindaco (Maria Grazia D'Annunzio, Forlì)

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