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Emergenza maltempo: un parallelo con la neve del 1956, prima della frana

Viaggio a ritroso negli anni

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Prosegue l'emergenza maltempo: per la Protezione civile è ancora allerta nevicate su Abruzzo, Molise, Marche, Campania e Puglia. Sono attese ancora precipitazioni a carattere nevoso, con condizioni generali rese ancora più difficili dalla presenza del vento forte. L’ondata di maltempo che stiamo vivendo in questi giorni, ricorda molto da vicino quella eccezionale del febbraio 1956, uno dei mesi più gelidi di tutto il XX secolo, che ha portato alla terribile frana del costone orientale di Vasto. “Bufere di neve di inaudita violenza”, come si leggeva sui giornali dell’epoca, e temperature gelide ben al di sotto dello zero, hanno messo in ginocchio tutta l’Italia. Le nevicate sono cominciate a scendere copiose nei primi giorni di febbraio, nelle aree interne ed anche sulla costa. Molti i comuni abruzzesi rimasti isolati: i giornali parlano di 89 comuni su un totale di 102. In molti paesi la coltre nevosa ha superato i 3 metri di altezza. Il 5 febbraio sono continuate le nevicate sia all’interno che sulla costa. A Chieti la neve ha raggiunto il metro di altezza. Dopo una breve pausa il giorno 6 una nuova ondata di maltempo si è abbattuta su tutto l’Abruzzo fino al giorno 8. Dopo una tregua di un giorno, nel quale si è rivisto un pallido sole, si sono verificate ancora abbondanti nevicate, creando enormi disagi alla popolazione e ai tanti comuni rimasti completamente isolati. Solo intorno al 20 febbraio sono cessati i fenomeni nevosi e con l’innalzarsi delle temperature la neve ha cominciato rapidamente a sciogliersi. Le successive abbondanti piogge hanno contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione, che ha portato alla Frana di tutto il costone orientale. Un ringraziamento particolare a Miranda Sconosciuto per averci fornito le foto scattate l’11 febbraio 1956, che ritraggono la madre, Iole Fusco, insieme ad alcune amiche, e che testimoniano le abbondanti nevicate avvenute nei giorni precedenti la grande frana.
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