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Palazzi Scolastici e lavori di ammodernamento, la 'storia infinita'

Sull'annosa querelle affondo dell'associazione 'Codici'

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Una querelle che si trascina ormai da anni, un dossier che non lascia spazio a dubbi e una sentenza del Tribunale che condanna l'impresa a risarcire 20 mila euro alla società proprietaria di un locale dopo aver accertato che allagamenti e infiltrazioni di umidità negli ex Palazzi Scolastici di corso Italia sono da ricollegare a "lavori non eseguiti a regola d'arte". Ci sono tutti i presupposti per spingere il Comune a procedere contro la 'Edmondo Costruzioni', la ditta di Pescara che si è occupata della riconversione dei due edifici del centro storico. Ma l'amministrazione civica non si muove e 'Codici' presenta una denuncia per omissioni in atti d'ufficio. L'associazione per la tutela dei consumatori è convinta che la Giunta del sindaco Luciano Lapenna (Pd) si sia resa responsabile di «gravi inadempienze», non avendo dato alcun seguito ai risultati dell'indagine amministrativa. La commissione consiliare, nominata durante la precedente gestione del centrosinistra, era giunta alla conclusione che la ristrutturazione dei due edifici è stato un «cattivo affare per l'ente comunale e che gli amministratori dell'epoca si sono mossi in una direzione diversa dal corretto perseguimento dell'interesse pubblico». I risultati sono nero su bianco in un dossier che è rimasto confinato in qualche cassetto del municipio, invece di essere inviato a Procura e Corte dei Conti, come era stato deciso il 13 aprile 2011 dal Consiglio comunale che aveva anche chiesto il collaudo degli immobili. Sembra che tutto sia rimasto lettera morta. «E' grave che a distanza di 10 mesi dal provvedimento non sia stato dato alcun seguito alla delibera dell'assemblea civica», sostiene Riccardo Alinovi, referente locale di 'Codici' ed ex componente della commissione consiliare d'indagine, «si tratta di una grave mancanza che potrebbe far pensare ad una sorta di connivenza con gli amministratori dell'epoca. In ogni caso sarà la Procura, a cui presenterò una denuncia per omissioni in atti d'ufficio, ad accertare se ci sono state inadempienze e a chi imputare l'eventuale responsabilità», conclude Alinovi. Non lasciano spazi a dubbi le conclusioni cui è giunto l'organismo comunale, ulteriormente rafforzate da una recente sentenza del Tribunale di Vasto. Pronunciandosi sul contenzioso avviato da una società proprietaria di un locale posto al pianterreno di uno dei due edifici di corso Italia, il giudice Michela Iannetta ha condannato l'impresa 'Edmondo Costruzioni' al risarcimento di 20mila euro, dopo aver accertato con l'ausilio di perizie e consulenze d'ufficio che allagamenti, infiltrazioni di umidità e distacco di intonaco sono la conseguenza di interventi edilizi «eseguiti non a norma e in maniera non conforme al progetto».
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