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Tanti vastesi all'antico e tradizionale rito dei Serpari di Cocullo

Migliaia le presenze nella giornata festiva del 1° Maggio

redazione
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Tanti vastesi tra le oltre 20 mila persone stipate in ogni angolo del paese che nella giornata festiva del 1° Maggio hanno assistito all'antichissimo e tradizionale Rito dei Serpari di Cocullo, in provincia dell'Aquila.

Appuntamento rinnovato in occasione delle celebrazioni di San Domenico Abate, protettore del piccolo paese che conta circa 250 abitanti, protettore del mal di denti, dai morsi di rettili e dalla rabbia.

Prima della processione, uscita poco dopo mezzogiorno dalla chiesetta della Madonna delle Grazie con la statua del Santo adornata di serpenti, in tanti hanno voluto farsi immortalare con l'animale 're' di questa festa, con numerosi esemplari portati in piazza finanche dai più piccoli.

Un mix di sacro e profano che anche quest'anno ha fatto centro.

E sono state a decine le troupe televisive arrivate da ogni parte del mondo tra cui anche una dell'Unesco dopo che Cocullo ha avanzato la candidatura per ottenere il riconoscimento del rito come "patrimonio intangibile dell'Umanità". Nei giorni scorsi la firma del protocollo d'intesa tra il Comune e numerosi soggetti culturali ed istituzionali a sostegno della candidatura.

A presiedere la solenne celebrazione religiosa nel sacro tempio al centro del paese è stato il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, il presule molisano monsignor Angelo Spina.

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