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Quattro processioni in appena tre giorni: appuntamenti religiosi tra Vasto e la Marina

Il periodo pasquale è un 'fiorire' di riti religiosi in città

redazione
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E' un 'fiorire' di riti religiosi il periodo pasquale a Vasto e le quattro processioni in appena tre giorni danno conto di questo assunto.

Oggi, Venerdì Santo, nel centro storico ed alla Marina, le due tradizionali processioni con le statue del Cristo Morto e la Madonna Addolorata.

Quella a Vasto centro uscirà intorno alle 19, come sempre dalla chiesa di Sant’Antonio di Padova, in via Adriatica. La lunga teoria che dalla balconata sul golfo si snoderà per le vie del borgo vecchio sarà animata dalla presenza della Confraternite cittadine e dai vari simboli della Passione, tutti custoditi nella chiesetta della Madonna delle Grazie. Al cospetto della Cattedrale di San Giuseppe la fine del percorso dove l'animatore spirituale don Stellerino D'Anniballe, parroco di San Pietro, concluderà il momento di preghiera e riflessione.

A Vasto Marina l’uscita della processione, sempre intorno alle 19, è dalla chiesa di San Francesco d’Assisi, con rientro nel sacro tempio dedicato a Santa Maria Stella Maris, proprio al centro della località rivierasca.

Domani mattina, nel giorno del Sabato Santo, un’altra tradizionale processione a Vasto è quella in uscita dalla chiesa di San Francesco di Paola, in piazza Rossetti, con la statua della Madonna Addolorata con il cuore trafitto da una spada che sorregge il corpo del Cristo morto.

Un’ultima processione, infine, voluta dal parroco di Stella Maris padre Luigi Stivaletta, è quella in programma nella mattina della domenica di Pasqua a Vasto Marina, con la statua del Cristo Risorto, dopo la funzione delle 10,30. “Celebreremo la rinascita – spiega padre Luigi -, la vita che sconfigge la morte. Facciamo festa con Gesù che vince la morte e il peccato, compie la sua Pasqua e ci chiede di farla con Lui. Non restiamo al Venerdì Santo di peccato e di dolore, ma apriamoci alla misericordia di Dio per essere sempre in comunione con Lui, abitati e accesi dal Suo amore”.

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