Rubinetti totalmente a secco da diversi giorni, autobotti inviate dalla Sasi questa mattina, ordinanza della commissaria prefettizia Maria Giovanna Maturo il razionamento dell’utilizzo dell’acqua potabile. La situazione a Castelguidone, conseguenza della rottura di una pompa di sollevamento, è la più critica in questi giorni sul fronte dell’erogazione dell’acqua nella nostra provincia. Una situazione definita dal consigliere regionale Pietro Smargiassi (Movimento 5 Stelle) “sconcertante”, “di cui Sasi è esclusiva responsabile”, “surreale come è surreale l’assoluta mancanza di rispetto che il soggetto gestore il servizio idrico sta rivolgendo a questo piccolo comune ed ai suoi abitanti, costretti a fare la fila alla fontanella del paese per le minime esigenze”. Smargiassi ha affermato che “ferma intenzione portare il caso in Consiglio regionale, vediamo se a quel punto il Presidente di Sasi continuerà a restare sordo agli appelli dei cittadini e soprattutto se si prodigherà realmente per risolvere una situazione vergognosa e a tratti grottesca”.
“Al fine di evitare disservizio nella erogazione idrica”, come si legge in quello che è ormai un consueto bollettino di inizio settimana, la Sasi prosegue la programmazione di interruzioni. È stato pubblicato sul sito web della società che gestisce il servizio idrico in provincia di Chieti il crono programma fino al 25 luglio e che coinvolge nel nostro comprensorio vari comuni tra cui Vasto, San Salvo, Pollutri e Cupello.
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