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La Festa della Donna al tempo dell'immigrazione

Il bilancio del Consorzio Matrix per le attività che hanno coinvolto i ragazzi accolti nei vari centri del Vastese

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La Festa della Donna volge al termine e il Consorzio Matrix, gestore dei Centri d’accoglienza per immigrati nel Medio Alto Vastese, fa il bilancio delle attività collegate a questa ricorrenza in cui i ragazzi dei Centri hanno omaggiato le donne dei Comuni che li ospitano.

Grazie alle mimose e fiori di altro genere, gli immigrati hanno colorato le strade, le piazze, le scuole e gli uffici dei Comuni della provincia di Chieti rendendoli “petalosi”, parafrasando il nuovo termine che va di moda, come in un “flashmob immaginario”.

Un vento di coesione che parte dalle vette di Schiavi d’Abruzzo, dove il fiore della mimosa è stato sostituito dall’omonima torta, degustata insieme con le donne del posto pervenute nel Centro d’accoglienza aperto per l’occasione.

Si passa per le colline di Carunchio, dove la mascotte africana di due anni è stata accompagnata dagli altri ospiti a distribuire le mimose alle impiegate comunali, alle maestre delle scuole dell’infanzia ed elementari, e alle mamme presenti.

Un vento di coesione che scende verso Palmoli, dove i giovani migranti oggi hanno avuto per l’occasione il loro posto nel mercato settimanale cittadino. Mentre alcuni erano addetti alla vendita di oggetti creati artigianalmente durante i laboratori artistici che si tengono nella Struttura, altri distribuivano mimose alle passanti.

Lentella oltre ad offrire un dono a tutte le donne incrociate durante il tragitto, i richiedenti asilo hanno rivolto un pensiero particolare alle donne ospiti della Casa Famiglia del paese, per ricordare le mille sfaccettature della condizione femminile.

Spostandoci nel cuore del Chietino, ci sono i migranti di Roccamontepiano che hanno celebrato le donne, dedicandosi a quelle più “adulte”: di concerto con l’Assessore al Turismo e Cultura e il Centro Anziani, è stata organizzata una festa in cui i giovani migranti hanno distribuito fiori con bigliettini di auguri scritti in diverse lingue, mentre alcuni hanno trascritto su cartoncini delle poesie inerenti la donna e le hanno regalate. Non sono mancati canti, balli e dolci fino al tardo pomeriggio, con grande partecipazione delle nonne.

Infine la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna anche sull’assolata zona costiera: le Strutture di Torino di Sangro e Vasto in piazza con fiori sgargianti e signore che si sono intrattenute a conversare con i ragazzi, mentre i ragazzi di San Salvo hanno fatto visita ai negozi del centro storico e nei locali del Centro Culturale “Aldo Moro”, negli uffici comunali.

Tante emozioni parallele in una stessa giornata, in cui è d’obbligo mettere in risalto la passeggiata in centro “alternativa” condotta dalle cinque ospiti africane che vivono a Vasto, coinvolte forse più di ogni altro da ciò che rappresenta l’8 Marzo.

Tra sorrisi e capolini, hanno incrociato donne di tutte le età, donando loro mimose accuratamente confezionate con le targhette, uno scambio da donna a donna, come a dire “anche noi ci siamo”.

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