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'Vasto e dintorni rimarranno senz'acqua se la politica è in ferie...'

Carenza idrica nel territorio, l'intervento dell'ex consigliere regionale Tagliente

redazione
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"Vasto e dintorni rimarranno senz’acqua se la politica vastese è in ferie".

Lo afferma l'ex consigliere regionale Giuseppe Tagliente, che interviene sulla questione della carenza idrica nel territorio.

"Il rischio c’è per davvero - sottolinea - considerando che non c’è acqua a sufficienza nell’invaso di Chiauci, che costituisce la grande riserva idrica del Vastese, e che la politica se ne sta altamente fregando. Un rischio incombente, che potrebbe diventare concreto già a fine luglio scaricando i suoi effetti su cittadini, turisti, aziende e colture agricole. Le ragioni che stanno per portare a questa pesante crisi idrica chiamano in causa per peccato (reato?) di omissione il Consorzio di Bonifica, la Sasi, la Regione, i Comuni e sono sostanzialmente le seguenti:

1) L’aver consentito lo sversamento delle acque senza trattenerle. Nei mesi scorsi, per ragioni a quanto sembra di contenzioso con la ditta appaltatrice, la Diga è rimasta aperta e le acque non sono state accumulate nell’invaso (con tutta l’acqua ch’è venuta giù quest’inverno!). La conseguenza è che attualmente la Diga di Chiauci contiene circa tre milioni di mc. d’acqua, un quantitativo a stento sufficiente a soddisfare il fabbisogno idrico sino alla fine del mese corrente.

2) L’inerzia delle istituzioni che non hanno preso consapevolezza del pericolo imminente. A tutt’oggi nessun provvedimento è stato preso in materia di contenimento e di razionalizzazione delle risorse idriche disponibili. Valgano come esempi di questa inconsapevolezza l’assenza per ferie del Commissario regionale del Consorzio di Bonifica, l’aquilano Sandro Annibali, alla riunione indetta lunedì scorso per un primo esame della difficile situazione e la totale evidente indifferenza al riguardo soprattutto dell’amministrazione comunale di Vasto, la più importante del territorio, che non si rende conto delle conseguenze drammatiche che potrebbero derivarne alla salute dei cittadini ed all’economia locale".

A giudizio di Tagliente "per evitare l’ineluttabile è necessaria una corale presa di coscienza da parte di tutte le istituzioni e forze politiche (impegnate solo ad acchiappar farfalle) ed è soprattutto urgente il coinvolgimento diretto delle Prefetture di Chieti e Campobasso, delle Regioni Abruzzo e Molise, dei Consorzi di Bonifica di Vasto e Termoli, dei Consorzi industriali (per l’Abruzzo l’Arap), del Coniv, delle Asl, della Sasi. Altrimenti - conclude - tutti a secco".

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