Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Professione religiosa solenne: il vastese Antonio Zinni prende i voti

La celebrazione domenica 12 luglio a Bucchianico

Condividi su:

Il giorno tanto atteso è ormai dietro l’angolo: domenica 12 luglio, a Bucchianico, l’amata terra di San Camillo, Antonio Zinni, vastese, abbraccerà il Signore con la professione religiosa solenne.

Era il 3 ottobre 2010 quando, assieme ad altri quatto giovani novizi camilliani, dopo un anno di intensa formazione sotto la guida sapiente di padre Cristoforo Trebzki, Zinni emise i primi voti entrando a far parte della grande famiglia dei religiosi con la croce rossa sul petto, il simbolo del padre fondatore, San Camillo de Lellis.

Quel giorno, come ricordano in tanti, la chiesa di Sant’Urbano era gremita di fedeli e familiari.

Da Vasto si fece sentire la gioiosa delegazione della parrocchia di San Pietro, guidata da don Stellerino D’Anniballe. Commosso, allora, il reverendo, lo stesso che, nella duplice veste di parroco ed editore di Trsp, aveva seguito da vicino, incoraggiandolo, il profondo percorso vocazionale di Tony, com’era chiamato dagli amici.

Fu allora che Antonio comprese quale fosse la sua strada, rispondendo alla chiamata del Signore: accolto dalla Provincia romana della grande famiglia dei Camilliani, Zinni cominciò il noviziato il 3 ottobre 2009, tuffandosi anima e corpo negli studi e nell’assistenza agli infermi e ai sofferenti, aderendo in pieno agli insegnamenti di San Camillo.

Domenica prossima, come se non più di cinque anni fa, saranno in tanti a partire da Vasto, con un pullman e tante auto private, per far sentire da vicino a Fratel Tony tutto il calore di chi ne conosce fede e vicinanza al prossimo.

Alle 10.30, a Bucchianico, non mancherà l’amata statua della Madonnina appartenuta a Fratel Ettore, un grande camilliano morto in odore di santità. Fu lui a donarla al confratello, con questo gesto caricandolo di responsabilità, certo, ma assicurandogli la sua personale benedizione.   

Condividi su:

Seguici su Facebook