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Parco della Costa Teatina, a cose fatte ora sono tutti (o quasi) contrari

ncoronata Ronzitti sulle critiche alla perimetrazione del commissario De Dominicis

redazione
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Ora sono tutti (o quasi) contrari.

“Finalmente! Era ora!”. A parlare è Incoronata Ronzitti, operatrice del settore balneare, candidato sindaco a Vasto alle scorse comunali in quota Udeur-Popolari.

“Dopo tanti incontri, convention e forum, dove eravamo presenti sempre gli stessi per ragionare e soprattutto dare voce alle comunità e ai territori in persona dei loro abitanti, e non dei loro rappresentanti, cioè degli 'addetti al lavoro' di tipo agricolo, commerciale, imprenditoriale, turistico, ricettivo, ristorativo, del terziario oltreché delle numerose associazioni che vivono nel territorio e del territorio, i politici distratti si ricordano, o meglio si accorgono, del Parco della Costa Teatina”.

Allora, riprende, “i sindaci dei Comuni interessati, ovviamente esclusi gli onnipresenti che sono da sempre una voce fuori dal coro, finalmente riescono ad incontrarsi e si dichiarano non concordi con la perimetrazione operata dal commissario De Dominicis; non condivisibile il suo metodo di lavoro e non accettabile il risultato conseguito. Così decidono di siglare un documento, e questo sì condiviso, dichiarando di volerlo trasmettere anche al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Non passa molto tempo, appena qualche giorno, e si levano più voci contro una perimetrazione mal fatta! E questo, per restare nell'ambito del nostro Comune, che così tanto territorio ha sacrificato, o forse dovrei dire offerto al Parco, sia dai banchi dell'opposizione che della maggioranza. Quale meraviglia leggere le dichiarazioni ultime dei socialisti che sino ad oggi non hanno profferito verbo; non hanno espresso giudizi né fatto commenti, né avanzato riflessioni.

Però, oggi e  solo oggi, dichiarano di non condividere e quindi di non potere accettare una perimetrazione del Parco così come fatta. Beh! Mi sarà consentito nutrire qualche dubbio. La percezione della strumentalizzazione dell'argomento per fini e scopi tutt'altro che di 'amor patrio' è troppo forte. Comunque – aggiunge -, poiché non si nega a nessuno il beneficio del dubbio, ritengo che un documento scritto, congiunto e condiviso, di manifesta ed articolata contrarietà alla perimetrazione del Parco, da inviare immediatamente e personalmente a Matteo Renzi potrebbe servire anche a sgomberare il campo da ogni fraintendimento. Ovviamente, questo già domani, perché vedete nessuno dice che il Parco è alla sua battuta finale, non necessita più di alcun nulla osta o parere, se non il visto della presidenza per il passaggio alla firma del Presidente della Repubblica e poi sarà legge! Per quello che vale – conclude -, io sono pronta come lo ero già ieri e ieri l'altro: e tutti voi che avete dichiarato di non condividere questa perimetrazione del Parco della Costa Teatina, lo siete?”

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