Un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento nell'ambito di uno sciopero di 4 ore convocato dai sindacati per la situazione di incertezza venutasi a creare alla 'Arkema Coatings Resins srl', insediamento del comparto chimico dell'area industriale della Val Sinello a Gissi.
Nelle settimane passate l'azienda ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la volontà di riorganizzarsi aprendo una procedura di mobilità per il licenziamento di 17 persone, 11 per lo stabilimento di Boretto e 6 per quello di Gissi.
"Le relazioni industriali con l’azienda - evidenziano Giuseppe Rucci (Filctem-Cgil) e Franco Zerra (Femca-Cis) ed i delegati della Rsu Arkema - si sono arrestate dopo alcuni incontri presso Unindustria Reggio Emilia dove ci sono state fatte solo provocazioni su elenchi di 'posizioni' individuate e 'buoneuscite', che abbiamo respinto. La vertenza - aggiungono - si sposta inevitabilmente sui tavoli del Ministero e l'azienda vorrà scaricare sulla collettività (italiana) questa sua manovra. La società è in salute, riteniamo anche per merito nostro e richiediamo il mantenimento dei posti di lavoro. Lo dimostra anche il premio del contratto integrativo per il 2012. L'attenzione al profitto degli azionisti - rimarcano ancora Rucci e Zerra - non può prescindere dalla responsabilità sociale, come richiama la nostra Costituzione. Già molti lavoratori interinali non hanno visto rinnovato il loro contratto. Non possiamo accettare di essere licenziati perché previsto nei budget di qualche super manager di Parigi o della North Carolina".
E nonostante le continue sollecitazioni, pongono ancora in risalto i due esponenti territoriali del sindacato, l’azienda "non ha fornito nessuna indicazione sul modo in cui gli stabilimenti affronteranno il futuro in termini di piano industriale dettagliato, evidenziando di fatto incertezza per tutti i lavoratori non coinvolti dall’attuale procedura".
Per tali ragioni martedì 7 maggio è proclamato uno sciopero con presidio dinanzi le sedi aziendali (giornalieri prime 4 ore e turnisti ultime 4).
I sindacati chiedono l'attenzione ed il sostegno delle comunità locali interessate e delle autorità locali in questa nuova spinosa vertenza lavorativa.