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Tagli alle guardie mediche nell'entroterra rinviati, ma il piano di riordino resta attuale

Diversi presidi del Vastese interessati dal provvedimento regionale

a cura della redazione
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Non è scattato il 1° gennaio il riordino del servizio di guardie mediche e continuità assistenziale da parte della Asl Lanciano-Vasto-Chieti che, su direttiva regionale, prevedeva il taglio di 7 postazioni nel Frentano e nel Vastese (San Vito, Quadri, Palena, Carunchio, Cupello, Scerni e Celenza sul Trigno).

La situazione rimane al momento 'congelata', ma decisioni contrarie ai tagli, per ora, non sono arrivate. Quindi la scure resta.

Nei giorni scorsi dai sindaci dell’entroterra erano giunte richieste di mantenere attivi i servizi anche per il filtro che svolgono per gli ospedali di Lanciano e Vasto. Sindaci che avevano ribadito alla direzione della Asl il necessario potenziamento della rete dell’emergenza-urgenza.

"La soppressione di alcune sedi è frutto di una scelta ragionieristica che non tiene conto della conformazione del territorio - viene evidenziato da alcuni medici - e soprattutto arriva senza aver prima potenziato la rete dell’emergenza urgenza, come promesso". Nel Vastese erano stati i sindaci di Cupello e Monteodorisio a sollecitare un vertice con il direttore generale della Asl Zavattaro per analizzare la questione dei tagli alle guardie mediche e difendere così il diritto sociale alla salute. Proteste che però, per ora, non sembrano aver sortito gli effetti sperati. L’applicazione del riordino sembra essere solo questione di tempo.

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