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SCUDETTO VINTO SUL CAMPO, GLI INCIDENTI DI APRILIA NON OFFUSCANO L'IMPRESA DELLA PRO VASTO: LA SODDISFAZIONE DI CRISCI E DI MEO

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Le squadre non sono neppure tornate in campo per disputare il secondo tempo della finale scudetto, non c´erano le condizioni per proseguire. L´atto finale della stagione 2008-2009 del campionato di serie D sarà ricordato a lungo per la brutta pagina, l´ennesima, che il calcio italiano ha fatto registrare per colpa di pseudo tifosi che, oltre al lancio di oggetti pericolosi e fumogeni, hanno cercato di entrare a contatto con i supporter vastesi. Allo stadio Ricci di Aprilia, non proprio adeguato per l´occasione, dove era presente un esiguo numero di rappresentanti delle Forze dell´Ordine (poco più di una ventina), è andato in onda un 'film' già visto e la decisione di sospendere la gara non fa una grinza perché il calcio, in questi casi, si deve fermare. La follia dei facinorosi, ad onor del vero, era già iniziata di buon mattino alla stazione centrale di Roma Termini, con tre carrozze dell´espresso Siracusa-Roma rese inutilizzabili da atti di teppismo. Sono attese per oggi le decisioni della Giustizia Sportiva, anche se le responsabilità sono più che evidenti e sono state accertate dai rappresentanti della Lega Dilettanti e dal Questore presenti allo stadio. Amareggiato, su tutti, il presidente biancorosso Crisci: "E´ vero che lo scudetto ci sarà assegnato a tavolino, però avremmo voluto festeggiare una vittoria che stavamo ampiamente meritando, alzando la coppa al cielo. Così non è stato, certo non per colpa nostra che il campionato l´abbiamo vinto comunque e giocando sul campo". A memoria d´uomo, nelle precedenti occasioni non era mai accaduto nulla. Pro Vasto e Siracusa, negli anni ´70 e in serie C, si sono incontrate dodici volte, con un bilancio di parità: quattro vittorie a testa e quattro pareggi. La prima sfida è datata 21 novembre 1971, le ultime due risalgono alla stagione 1977-1978 con due pareggi: 1-1 a Vasto (gol biancorosso di Silvio Paolucci) e 0-0 in Sicilia. Dopo trentuno anni, Pro Vasto e Siracusa si ritrovano ma, evidentemente, avrebbero voluto rinviare l´incontro e non per colpa loro. Prima della definitiva sospensione della partita, Bonfiglio e compagni erano in vantaggio meritatamente con le reti di Potenza e Okoroji. "Stavamo disputando una buona gara - dice il trainer Di Meo - ed avremmo di certo vinto perché la squadra era in forma e motivata, anche se il Siracusa ha dimostrato il proprio valore. Peccato davvero per quando accaduto e non riesco ancora a comprendere. Era già pronta la festa". Scudetto a parte, cosa molto importante, comunque, è che Di Meo, dopo tre promozioni da giocatore, ha ottenuto, alla sua prima esperienza in panchina, quella da allenatore, riportando la Pro Vasto nel calcio professionistico, a due anni dalla retrocessione. "Sono più che grato alla Pro Vasto, alla società e al suo presidente Crisci - ammette, stanco, l´ex difensore di squadre come Trani e Pro Vasto - per avermi dato fiducia e creduto in ciò che facevo. Ho riportato la squadra in Seconda Divisione, a vincere alla prima esperienza in panchina, ma il merito principale va ai miei ragazzi che si sono sempre impegnati. Il salto di categoria ci ripaga dei tanti sacrifici e la promozione, per certi versi, è stata incredibile, visto che abbiamo inseguito per molto tempo. E´ fatta, comunque". Inizia una settimana importante per il futuro della Pro Vasto, a cominciare dalla sicura riconferma di Pino Di Meo alla guida della squadra e dal ritiro delle dimissioni da presidente di Mimmo Crisci.
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