Signori, ecco i Campioni d’Italia: dopo aver vinto il campionato di serie D, i ragazzi del tecnico Di Meo e del presidente Crisci hanno regalato alla Pro Vasto anche lo Scudetto che, in Seconda Divisione, sarà cucito sulle maglie dei giocatori. Poco importa se il titolo è stato assegnato ieri, “a tavolino”, dal Giudice Sportivo che ha analizzato i molti atti ufficiali del dopo Aprilia. La Pro Vasto aveva già dimostrato, nei primi 45’ di gioco contro il Siracusa, in vantaggio (2-0) con Potenza e Okoroji, di meritare lo Scudetto. Per il sodalizio vastese si tratta del primo titolo nazionale, impresa riuscita, a livello abruzzese, solo al Lanciano dieci anni fa (1998-99). Si chiude così un’annata forse irripetibile, certamente indimenticabile per la Pro Vasto che è tornata in Seconda Divisione, a distanza di due anni dalla retrocessione. Due titoli nell’arco dello stesso campionato non possono che fare felice chi ha sempre creduto nella possibilità di tornare almeno nei professionisti. Per quanto accaduto ad Aprilia, prima, durante e al termine del primo tempo, il Giudice Sportivo ha inflitto al Siracusa la perdita della gara per 0-3 e la squalifica del proprio campo di gioco fino al 22 gennaio 2010, con obbligo di disputare le gare in campo neutro e a porte chiuse. Ieri, intanto, Di Meo è tornato a Coverciano per il corso d’allenatore e sarà a Vasto per fine settimana, quando s’incontrerà con Crisci per definire il contratto che lo legherà di nuovo alla Pro Vasto. Dal canto suo, il massimo dirigente del sodalizio biancorosso si è preso qualche giorno di riposo e per riflettere, prima di ufficializzare la nuova società che dovrà iscrivere la Pro Vasto alla C2 entro la fine del mese. Discorso squadra: Ferreyra è vicino al Campobasso, Potenza è appetito da Lucchese e Ascoli ma la società vuole trattenerlo, per Avantaggiato è stato chiesto al Pescara un altro anno di prestito. Di Meo ha nella 'lista della spesa' come priorità un portiere, un difensore centrale, due centrocampisti ed un attaccante per rendere competitiva la squadra in un torneo difficile come quello di Seconda Divisione.