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LETTERA APERTA A LUIGI BAIOCCO, ALLENATORE DEL F.C. PRO VASTO

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''Caro Luigi, mi corre l'obbligo scriverti due righe che avrei voluto inviarti subito. Rinunciai, nella speranza che la fortuna ti sorridesse e la mia non venisse strumentalizzata. Su di me stanno come gli avvoltoi, sono in tanti ad aspettare un mio errore. Se in altri campi posso sbagliare, nel calcio mi capita una volta su mille, quando va male... Ventanni fa un supertifoso, Francesco Spatocco (lu furnare), mi disse: ''Je, nu iucataure abbast ca li vede vestit e ti sacce addece si je bbeune u ni je bbeune''. Il livello calcistico odierno è talmente basso, che a me non serve neanche vederli... Mi basta capire le intenzioni di una società, che tipo di mercato mette in atto e qualche altro dettaglio. In agosto dissi che questa squadra avrebbe corso seriamente il rischio di una nuova retrocessione, confortato anche dal parere di qualche conoscenza che in tanti anni di calcio ho confezionato. Se dopo 25 giornate se ne è accorto anche l'amico-nemico Peppino Forte, vuol dire che oltre alla poco consolante classifica, ci sono segnali inequivocabili. Ritengo che molto dipenderà da te. E' questo il motivo per cui avrei voluto scriverti subito e lo faccio adesso, quando la salvezza è ancora un'ipotesi altrettanto reale, numeri alla mano. Dipenderà da te per una serie di ragioni. L'esonero di Ferretti è stata una sciocchezza della quale gli autori si sono pentiti prima, durante e dopo. Avrebbero capovolto il mondo con due mani per ritirare l'inopportuna decisione, ma da provincialotti quali sono, si sono fatti vincere da 'quello che avrebbe detto la gente', non tanto i tifosi, ma la gente. Capisci cosa voglio dire? Sono imprenditori, si danno un tono, si sentono perennemente seduti su uno scranno che a loro non appartiene. Hanno avuto paura di fare brutta figura. Adesso che le cose vanno poco bene, le giornate passano ed il punticino non basta. La tua prima vittoria non arriva e le avversarie a turno trovano la zampata inaspettata, cominciano a dileguarsi... Stai sicuro che è così! Che sarà così! Non so se Lucio frequenta o meno l'Aragona, se c'è aggrappati a lui. Sarà la salvezza tua e della squadra. O perlomeno resterà al tuo fianco fino all'ultimo respiro. Gli altri sono già con la valigia fatta, pronti a scappare. Potrebbe accadere anche che si avvicinerà qualche squallido politicotto, che verrà lì a mettersi in bella mostra per far vedere che nel mometo del bisogno lui c'è. Lasciali perdere, sei solo! Sei solo con la squadra, chiudetevi nello spogliatoio e guardatevi negli occhi. Costruite da soli la salvezza. Da giornalista t'invito a non rilasciare dichiarazioni, perché questo è un tuo punto debole. So quanto tieni al calcio, quanto ti piace allenare, quanta è grande la tua passione, ma ognuno di noi ha i suoi limiti e tu quando parli ti fai prendere dalla foga e dalla generosità. La voglia di dimostrare il tuo valore canalizzala solo ed esclusivamente sul lavoro settimanale e alla domenica. T'invito, e qui lo faccio umilmente, chiedendoti il permesso, di puntare sull'orgoglio dei ragazzi di Vasto, oltre che sui pochi punti fermi. Spero che tu abbia capito il senso delle mie parole e la volontà propositiva di esse. Luì, non togliermi pure il televideo!''.
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