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Beach volley europeo, per Marcovecchio e De Marinis altre 'gemme'

I due tecnici vastesi hanno preparato le coppie azzurre per le gare a Baku, in Azerbaijan

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Speravano di rientrare in Italia con una medaglia, qualunque metallo avrebbe avuto un eco rumoroso fino a Vasto ma nei Giochi Europei di Baku 2015 nessuna delle quattro squadre azzurre di beach volley è riuscita a salire sul podio.

Sarebbe stato il giusto premio per i due tecnici federali Ettore Marcovecchio e Caterina De Marinis, i totem del volley (indoor e beach) vastese, nonché marito e moglie.

Nella nuova kermesse europea voluta dal Coe (Comitati Olimpici Europei) a sfidarsi si sono presentate ben cinquanta nazioni impegnate in ben venti discipline, di cui sedici già olimpiche con le restanti quattro non ancora riconosciute.

Quel pizzico di vastesità che non guasta mai ha avuto il suo sfogo nel beach volley con la federazione che dopo aver affidato ad inizio anno la responsabilità del settore giovanile ha scelto ancora loro per preparare al meglio le quattro coppie italiane di beach volley in vista di questo primo esperimento europeo trovando al loro fianco altri due tecnici federali.

Le due coppie rosa oltre che da Caterina De Marinis sono state seguite anche dall’altro tecnico Fosco Cicola, se ci si aspettava un risultato migliore con i ragazzi il campo ha detto ben altro pur lasciando alla fine dell’esperienza azera un pizzico di amaro in bocca. La coppia femminile composta da Laura Giombini e Giulia Toti è stata la migliore della spedizione azzurra nel beach volley sfiorando il bronzo cadendo all’ultima curva nella finalina 3° e 4° posto ma dovendo chinarsi alle lituane Dumbauskaite Povilaityte in un match tiratissimo e giocato alla pari nonostante il 2 a 0 finale a favore delle avversarie ma il doppio 21-19 che ha consegnato la sconfitta conferma ancor di più l’impegno delle azzurre alla fine dei Giochi classificatesi in quarta posizione.

Per la coppia rosa un girone eliminatorio chiuso a punteggio pieno dopo aver battuto in serie austriache, ceche e lettone confermando l’ottimo stato di forma prima negli ottavi mettendo al tappeto le azere di casa (2-1) e superando le olandesi nei quarti con lo stesso risultato ma frenando la corsa verso la finalissima a causa del 2 a 0 incassato contro le svizzere con un primo set in difficoltà (21-11) ma provando a riaprire il match con un ottimo secondo set alla fine perso per 22-20. Per le altre azzurre i giochi europei si sono chiusi nella lotteria dell’elimination round(una sorta di sedicesimi di finale dove partecipano seconde e terza classificate nei rispettivi gironi) dopo aver archiviato il girone E al secondo posto battendo finlandesi e bielorusse ma trovando lo stop contro le spagnole. Nello spareggio per l’accesso agli ottavi ecco la fine del sogno, la Polonia in un altro match tiratissimo vince per il 2 a 0 (21-17; 21-19) frenando la corsa delle azzurre.

Ettore Marcovecchio (insieme all’altro tecnico azzurro Marco Pallottelli), vista la voglia e lo spirito di abnegazione che lo ha sempre contraddistinto in tutti questi anni in campo da coach, l’esperienza dei giochi europei sicuramente l’avrebbe immaginata con tutt’altro esito dovendo però fermarsi con entrambe le coppie maschile al nono posto dopo la doppia sconfitta negli ottavi di finale sia con i gemelli saltino-carioca Ingrosso che con Alex Ranghieri e Enrico Rossi. E pensare che la fase eliminatoria si era archiviata alla grande con ben sei successi(su sei!)  e un primato azzurro in classifica sia nel girone A che in quello C  riuscendo a scavalcare l’elimination round. Negli ottavi di finale ecco la doppia delusione, Ranghieri e Rossi dopo un primo set vinto agevolmente (21-12) hanno subito la rimonta dei cechi Kubala e Hadrava vittoriosi nei due set successivi tiratissimi conclusisi sul 21-19 e 15-13 consegnando agli italiani una sconfitta scottante per come è arrivata.

Anche i gemelli Paolo e Matteo Ingrosso hanno dovuto digerire una sconfitta per 2 a 1 ma vissuta su binari diversi rispetto agli azzurri, qui gli avversari russi, Barsouk e Koshkarev, dopo aver portato a casa il primo set (22-20) hanno subito il ritorno degli italiani (21-15) ma nel terzo e decisivo set non c’è stata partita, la Russia con un 15-6 si è presa i quarti di finali.

Ettore Marcovecchio e Caterina De Marinis hanno provato con la loro esperienza a far arrivare il più lontano possibile le quattro coppie azzurre, avrebbero fatto ritorno a casa volentieri con una medaglia ma alcuni dettagli non hanno giocato a favore degli azzurri. Resterà per entrambi una piacevolissima esperienza con o senza medaglia luccicante.

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