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Una vita nello sport: Nicola Pezzotta, massaggiatore da più di 40 anni

Personaggi, aneddoti e curiosità di una lunga ed onorata carriera sui campi

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Massaggiatore delle società sportive da più di 40 anni.

Uomo che ogni squadra, ogni giocatore, ha saputo apprezzare per le qualità non solo professionali ma anche umane. Nicola Pezzotta è tra gli storici massaggiatori abruzzesi.

Professionalità in campo e persona discreta fuori. Queste le qualità che gli hanno permesso e permettono di trovarsi bene negli ambienti in cui si è trovato ad operare.

Dal 1969 al 1971 alla Pro Vasto in serie C con Orazi, Vinciguerra, Mariani, Iuso e Bertolucci. Dal '72 al 1982 all'Incoronata Vasto con Monteferrante, Palazzo, Ascatigno, Di Spalatro, Taverna e Rossi. Dal 1982 al 2002 al San Salvo con Taverna, Di Santo, Marcello, Cesario, Serafini, Molinari, Di Florio, Pellicciotta. Poi un anno al Calcio Vasto con Baccaglini allenatore. Dal 2007 si apre l'era Vasto Marina fino al 2012 con Marcello, Manes, Cesario, Baccaglini, Vecchiotti. Nel 2013 presta il suo qualificato servizio al Real San Salvo e nel 2014 torna all'Us San Salvo con la gestione Minicucci e di mister Gallicchio.

Ha partecipato a diverse partite anche di beneficenza. Persona sempre attenta a fare il suo dovere ma anche con un cuore grande. Tra i personaggi "famosi" che ricorda con più piacere c'è Paolo Bonolis.

Giocatori che porti nel cuore? Per le mie mani sono passate davvero tante persone. Tra tutti però mi sento di voler ricordare in primis Taverna che ringrazio perchè mi ha voluto al San Salvo fortemente quando è diventato allenatore ma in generale per tutti i bei momenti passati insieme nel lavoro e in amicizia. Dopo ricordo on affetto anche Di Santo che ho avuto il piacere di conoscere prima come giocatore e poi come allenatore. Marcello più come tecnico che come giocatore perchè si è subito infortunato e non ha potuto giocare a lungo. Luca Pacchiarottti portiere del Pescara che poi ha giocato anche nel San Salvo e dato una mano come preparatore a Vasto. E anche Marco Morrone portiere partito dalle giovanili sansalvesi e poi in squadra a Napoli ai tempi di Maradona".

In questa ultima stagione la persona chi è che ha sfruttato, simpaticamente parlando, di più il tuo lavoro e chi ha avuto meno necessità di rivolgersi a te? Sicuramente Quaranta, quello che ho avuto di più nella stanza adibita al massaggio e terapia. L'ha detto lui in una intervista e io lo confermo (sorride, ndr). Invece credo Antenucci sia stato quello che nell'intera stagione ho massaggiato meno. Atleticamente ben messo, ma in generale la squadra ha retto bene fino alla fine.

Il tuo intervento più utile in campo in questi anni di carriera? Al portiere della squadra avversaria mentre ero al Vasto Marina. Si è slogato la spalla e non avevano medico nè massaggiatore. Sono intervenuto immediatamente e ora le volte in cui mi capita di incontrarlo vedo sempre molta riconoscenza da parte sua. E' una bella cosa".

L'infortunio più brutto? Non è ad un giocatore ma ad un tifoso. San Salvo-Avezzano la partita. Un tifoso è precipitato in basso dagli spalti. Non c'era protezione. Siamo subito intervenuti io e il medico anche dell'Avezzano e l'abbiamo portato nell'Ospedale più vicino. Il ragazzo dopo tante cure si è ripreso e ora ha un ristorante a San Salvo marina, Il Panfilo. Si chiama Davide, lo vado a trovare ogni tanto ed è bellissimo vedere che sta bene. Mando un abbraccio a lui.

Massaggiatore che a volte si trasforma anche in confessore... Si. Capita spesso di parlare con i ragazzi sia degli infortuni che delle cose della vita di tutti i giorni. Una sorta di confessore per loro. Sugli infortuni poi è inutile. Tutti vogliono giocare il più possibile e spesso noi massaggiatori diventiamo anche un pò complici dei ragazzi. Se la cosa non è grave chiedono che non venga detto al mister cosi da evitare di saltare eventuali partite. Cosi mi trovo a far finta di nulla quando mi si chiede se è tutto ok per il ragazzo o a monitorare la situazione ma in silenzio. Certo se poi in campo succede che si fa male e peggiora qualche strigliata di orecchie me la prendo pure io ma se sono cose gravi già subito son io il primo a parlare con il mister e esporre la situazione. Se posso invece gli vengo incontro.

Rapporto con i mister? Sempre buonissimo. Parliamo e ci confrontiamo ma mai, e dico mai, mi permetto però di interferire nelle scelte dei ragazzi da mandare in campo cosi come per le sostituzioni. Il mister li vede durante tutta la settimana e solo lui sa meglio di chiunque altro cosa è meglio fare. Cosi a volte anche quando alcune scelte portano a mugugni bisogna accettarle perchè si agisce sempre per il bene della squadra e io non interferisco mai in questo".

Il massaggiatore si limita a fare il proprio dovere o diventa tifoso delle squadre in cui lavora? Sento tantissimo le partite. A volte mi faccio anche cacciare per quanto le sento. Non riesco a non farmi emozionare e starne fuori. Divento tifosissimo. Ci tengo tanto alla causa.

La partita che ti ha fatto soffrire di più e quella che ti è rimasta "indigesta"? La partita più sofferta ma anche la più bella alla fine nel 1984 quando rischiavamo fino all'ultimo minuto la retrocessione. In panchina cuffiette alla mano per ascoltare gli altri risultati. La palla a noi non voleva entrare. Tipica partita da porta stregata. I rivali invece stavano vincendo. All'89esimo riusciamo a segnare. Gli avversari ormai chiudendosi erano sicuri di aver portato a casa il risultato. Una emozione unica davvero. Anche tu avresti pianto. Quella invece che mi è rimasta più sul groppone, come si sul dire, è quella di quest'anno contro l'Avezzano. Vincevamo fino a due minuti dalla fine e in due minuti siamo riusciti a prendere due goal. Clamoroso. Sono rimasto davvero male. Ancora non la digerisco quella sconfitta immeritata".

Stagione con l'Us San Salvo positiva? Sì, è stata una stagione per tutti positiva. Alla fine l'obiettivo era una salvezza tranquilla e l'abbiamo raggiunto senza grandi patemi con anticipo. A dicembre c'è stata anche la campagna acquisti che ha visto partire pedine importanti con contratti onerosi ma arrivare gente valida che è stata in gamba e ha sotitutito bene. Bravo mister Gallicchio, il direttore Montagano e anche i tifosi. Un bel gruppo quello dei giocatori".

L'uomo spogliatoio o più simpatico secondo Pezzotta? Vitiello. Sempre la battuta pronta. Però ci sono anche altri ragazzi simpaticissimi. Dallo stesso Quaranta, che a volte veniva ormai anche se non aveva bisogno da me, a Marinelli che confermo quanto detto nell'intervista ad Agorà Music Tv è amante dello specchio, tanto che gliene ho messo uno in più alla fine nello stanzino, però è anche un  bravo ragazzo cosi come lo è Izzi anche se confermo che un pò permalosetto ma è intelligente nel riconoscerlo. Tutti molto simpatici e bravi ragazzi davvero".

Capita a volte di trovare situazioni in cui esagerano i ragazzi nei comportamenti? A volte può essere capitato che non capissero le situazioni o pretendessero qualcosa. Ma sono stato sempre una persona disponibile ma anche pronta a redarguirli e rimetterli in riga e quel che mi fa più piacere è che delle volte poi loro stessi son venuti da me a chiedere scusa. Dimostra maturità e che le cose sono state capite".

Triangolare in nome del tifoso scomparso organizzato dai tifosi e anche festa di fine anno con arrosticini e birra. Bella come manifestazione? Sono belle queste cose. Sia per il motivo per cui è stato organizzato sia per la festa finale con la squadra. Credo però che non si debba farne solo una a fine anno ma sarebbe bello organizzarne anche durante la stagione in modo da rafforzare il rapporto e mettere serenità anche a volte dove manca e si esagera. Organizzarne di più sarebbe bello".

"Infortunio a Gallicchio nel triangolare? (sorride, ndr) Mi hanno preso in giro. Mi han chiamato dicendo di scappare che si era fatto male invece non era successo nulla. Era uscito spontaneamente il mister. Anche gli scherzi a volte ci stanno bene.

Tiziana Smargiassi

Foto Gino Bracciale

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