Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Verso Campli-BCC Vasto, parola al coach biancorosso Sandro Di Salvatore

Lunga ed articolata intervista all'allenatore del sito www.roseto.com

Condividi su:

Una lunga intervista al coach della BCC Vasto Basket, Sandro Di Salvatore, a pochi giorni, ormai, dal primo importante appuntamento della finalissima play off del torneo di serie C regionale di pallacanestro tra Campli e Vasto con il match iniziale della serie, al meglio delle cinque partite, in programma domenica in terra teramana.

 

L'ha realizzata il sito internet www.roseto.com e qui di seguito ve la riportiamo.

 

Sandro, sei entrato in corsa a Vasto, città che ha conosciuto anche la cadetteria. A che punto è, oggi, la passione in città?

Sono arrivato a Vasto in una situazione abbastanza difficile, con tre infortuni importanti e una serie di partite molto delicate, un po’ di delusione nell’ambiente e tante cose da correggere, sia di carattere tattico sia soprattutto emotivo, verso un gruppo di atleti che aveva la necessità di vivere momenti di fiducia assoluta. Oggi, dopo otto vittorie consecutive e una finale ottenuta, la situazione si è completamente ribaltata. L’entusiasmo è alle stelle e in città non si parla altro che di basket. è bellissimo far parlare di pallacanestro e dei traguardi raggiunti. Oggi c’è davvero tanta passione e attaccamento verso questa squadra.

 

Quante persone seguono le vostre gare al palasport?
Vasto è davvero una gran bella piazza. Aver raggiunto la finale significa per noi aver “sollecitato” fortemente un ambiente, che aveva necessario bisogno di vittorie. Vedere al PalaBCC mille e passa persone indossare una maglia rossa, distribuita all’ingresso del palazzo, è qualcosa di estremamente piacevole! Questo è un grande traguardo, le vittorie non si ottengono solo in campo, ma esistono anche altri tipi di vittorie, che vanno al di là degli aspetti del gioco.


Un campionato disputato nei piani altissimi della classifica. Quali i valori guida della tua squadra?
Per me i valori guida di un gruppo equivalgono a tanto rispetto tra i componenti dello stesso e di chi lo porta avanti, rispetto delle regole e massimo equilibrio emotivo tra persone che vanno in campo per raggiungere una finalità comune. Poi grande serietà, dedizione e sacrificio: valori che, abbinati ad aspetti tecnico-tattici, formano un gruppo che potrebbe essere vincente. Per quello che riguarda l’aspetto tecnico, credo che la cosa fondamentale per una squadra sia quella di dare una chiara identità. Per intenderci, i giocatori devono capire con chiarezza cosa devono fare in mezzo al campo, mentre giocano una gara.


Hai un giocatore fra i tuoi che è particolarmente cresciuto e del quale vuoi parlare?

Credo fortemente che sia cresciuto un intero gruppo. Non credo al singolo, ma credo nella squadra. Una squadra è vincente quando tra gli atleti c’è collaborazione e rispetto dei ruoli.


Rispetto al Vasto della cadetteria di qualche stagione fa, esiste una nuova generazione di tifosi, oppure la gente segue il basket in modo continuativo, di generazione in generazione?
Sicuramente esiste una generazione che segue in modo continuativo, quella storica per intenderci. Poi, come in tutte le cose, il tempo passa e le generazioni mutano, quindi esiste anche una nuova generazione di tifosi.
 

In finale contro Campli. Che avversario è?
Che dire di una squadra che è arrivata prima in campionato? Indubbiamente una grande squadra, un ottimo gruppo ben allenato dal mio amico Renato Castorina, un avversario a cui va rivolto grande rispetto, una squadra che sa giocare a pallacanestro e che merita il salto di categoria per ciò che ha dimostrato per un anno intero: una pallacanestro ordinata e con concetti ben chiari.

Il giocatore che più temi del Campli?

Credo che sia l’intera squadra da temere. Non c’è un elemento particolare da tener d’occhio, credo che una squadra che arriva prima in campionato abbia tante frecce nel proprio arco e Campli ha elementi di rilievo come Stura, Ciervo, Palantrani e Di Carlo su tutti, ma ha anche giovani molto forti come Moretti, De Vincenzo, Marchionni, Malavolta, Nardi e Pinzari.
 

La chiave tattica della serie, a tuo avviso?
Se dovessi rispondere a questa domanda, darei un piccolo vantaggio al mio amico ed ex compagno di squadra coach Castorina. Scherzi a parte, credo che sarà molto importante, in questa gara come tutte le gare di play off, essere intensi e giocare con tanto ritmo.

Condividi su:

Seguici su Facebook