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PRIMO GOL CON IL PESCARA E PRIMO CONTRATTO DA PROFESSIONISTA: GIORNI "D'ORO" PER IL GIOVANE CALCIATORE VASTESE ROBERTO INGLESE

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Domenica prima presenza nell'undici titolare e gol dopo nemmeno dieci minuti di partita, ieri la sottoscrizione del suo primo contratto da professionista. Giorni "d'oro" per il giovane calciatore vastese Roberto Inglese che in appena due giorni si è conquistato titoli di giornali e riflettori puntati su di lui nell'ambiente calcistico di Pescara. A Ravenna mister Eusebio Di Francesco lo ha inserito nello schieramento iniziale della sua squadra, a supportare il centravanti Sansovini, preferendolo a giocatori di qualità e di esperienza come Ganci e Zizzari che però stanno deludendo non poco le attese. Ed il giovanotto di Vasto, 19 anni da compiere a novembre, ha subito ripagato la fiducia dell'allenatore. Occasione che sfuma per un niente all'inizio, gol da 'rapinatore' di area di rigore al 7' e clamorosa traversa nel finale di tempo dopo un irresistibile spunto sulla fascia sinistra ed un gran destro dal limite. Promosso a pieni voti, insomma. E' cresciuto calcisticamente nella Virtus Vasto e chi lo ha visto formarsi e maturare è convinto che di strada ne farà davvero tanta. Dice di lui Lucio Rullo, allenatore e dirigente di calcio giovanile: "Roberto è nato professionista, fidatevi, arriverà in serie A". Altre parole di stima e di incoraggiamento da Cetteo Di Mascio, ex responsabile del settore giovanile del Pescara che ricorda la trattativa condotta a Vasto per portarlo in biancazzurro. "Ci misi tre settimane per convincere la Virtus Vasto. Inglese mi fu segnalato da Silvano Crisante e appena io, insieme al mio staff, l’ho visto all’opera non ho esitato nel volerlo tesserare". E Inglese subito si è messo in evidenza. "E’ un talento autentico - aggiunge Di Mascio - Nel maggio 2007 era già in Primavera con me. Ricordo che venne in panchina contro la Juventus di Giovinco e De Ceglie. Era il più piccolo di tutti. E’ un ragazzo genuino, calmo e con sani principi morali. Ricordo che una volta andai nel convitto dove vivono i ragazzi delle giovanili per controllarli. Alle 9 di sera c’era chi giocava al computer, chi parlava al telefono o chi era uscito con la ragazza. Inglese era in camera che studiava". Giocatore dal fisico possente, piedi buoni e intelligenza tattica, può giocare da seconda o mezza punta. Le qualità non gli mancano e c'è addirittura chi lo paragona ad Ibrahimovic. Antonio Cipriani, allenatore della Berretti biancazzurra, con la quale fin qui ha messo a segno nove gol (quindici la scorsa stagione), è fiducioso per il suo futuro: "Se continuerà a lavorare in tranquillità arriverà lontano. E’ il connubio perfetto tra forza fisica e tecnica".
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