Dovevano uscirne ventidue dal ciclo produttivo, oltre agli otto che già in precedenza, su base volontaria, avevano deciso di lasciare l'azienda. Ci sono invece quattro licenziati in meno alla Ilmet di San Salvo, il sito metalmeccanico di piana Sant'Angelo come altri della zona costretto a fare i conti con una crisi durissima. L'accordo è stato siglato oggi, a Chieti, nella sede della Provincia. A 'mitigare' la situazione una serie di 'contratti di solidarietà', della durata di un anno a partire dal 15 marzo, che passano da 8 a 12. In pratica alcuni operai lavoreranno meno, rinunciando a parte dello stipendio, ma permetteranno ad altri di poter operare. Diciotto, dunque, le persone che lasciano la fabbrica, sulla base della mobilità volontaria, con un incentivo di 10.000 euro e la prospettiva, nel caso in cui il mercato lo consenta, di venire riassunto. Un lavoratore non ha accettato la mobilità, aprendo una controversia con l'azienda sul licenziamento. I sindacati proveranno a giungere ad una composizione bonaria della lite. "Si chiude una vicenda che ha visto profondere un enorme sforzo da tutti i soggetti coinvolti, soprattutto dai lavoratori - sottolinea il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Mario Codagnone - che hanno accettato il sacrificio della mobilità volontaria".