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DISSESTO IDROGEOLOGICO ED AMBIENTALE A VASTO: IL WWF PUNTA L'INDICE CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE 'SELVAGGIA' DEGLI ULTIMI ANNI

a cura della redazione
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"Se per alcune zone di Vasto, ad esempio via Tre Segni e Loggia Amblingh, risalire alle responsabilità della pianificazione urbanistica è esercizio da storici, per altre non è così!". E' l'inizio di un documento diffuso agli organi di informazione locali dal presidente del Comitato Wwf Zona Frentana e Costa Teatina, Ines Palena. Nel 'mirino' dell'associazione ambientalista c'è, soprattutto, la "pesantissima cementificazione di Vasto, imposta dal Prg della precedente Amministrazione", definita "quasi da colpo di grazia per la situazione idrogeologica ed ambientale in generale". Due gli esempi che il Wwf pone all'attenzione: le colate di cemento sulla collina di Montevecchio (con il fango che ad ogni intensa pioggia si rovescia su Vasto Marina) ed i fabbricati a strapiombo sulla zona di San Nicola (con enormi movimenti di terra che non poco preoccupano i residenti in zona). "Non è necessario, purtroppo, essere indovini per prevedere che Vasto - agginge Ines Palena - avrà sempre più problemi in tal senso. Occorreva un principio di precauzione nel pianificare, principio che, invece, è stato completamente ignorato nonostante le osservazioni del Wwf. Oggi, paghiamo pesantemente le conseguenze di tanta leggerezza! Per limitare i danni alcuni provvedimenti importanti sono stati emanati. L'Amministrazione in carica, tramite l'Ufficio Urbanistico - rileva ancora - ha recepito nel Prg il Piano di Assetto Idrogeologico ed è stato approntato il nuovo Piano Scarpate, ma la vigilanza ambientale deve essere costante e precisa con personale incaricato ad hoc. Occorre poi mettere rapidamente mano - conclude il presidente del comitato locale del Wwf - alla variante del Prg, tenendo in primaria considerazione la questione idrogeologica".
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