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FORMAZIONE DELLA NUOVA GIUNTA REGIONALE: CHIODI A CACCIA DI CERTEZZE, MOLTI I DUBBI NEL CHIETINO

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A tre giorni dal termine che si era dato per presentare la sua squadra di governo, Gianni Chiodi è ancora alle prese con non pochi grattacapi. Raggiunto un sostanziale accordo per gli assessori del teramano e del pescarese, molti restano invece gli intoppi su quelli in carico alle altre due province. D'altronde sia Chiodi che Quagliariello avevano espresso la volontà di rispettare una equa rappresentatività e delle quattro province e delle componenti partitiche della coalizione. Sopite ormai quasi del tutto le richieste ingiustificate della Dc di Rotondi, nell'Aquilano le problematiche sono due: da una parte la forte opposizione di Filippo Piccone alla nomina ad assessore di Daniela Stati, da sostituire magari col proprio pupillo Walter Di Bastiano, dall'altra la mancata elezione di componenti in carico ad Alleanza Nazionale. Nel Chietino, invece, il partito di Fini ha messo a centro un triplice colpo lasciando ai forzisti l'elezione del solo Argirò, il quale, peraltro, non ha nessuna voglia di farsi da parte accontentandosi della prima elezione nel Consiglio regionale. Per bilanciare la situazione nel Chietino le ultime voci parlano addirittura di un Luigi De Fanis in veste di vice-presidente di Giunta. A questo punto, parrebbe evidente che dato un ruolo assessoriale a Febbo candidato teatino, un altro in giunta a De Fanis, candidato frentano, l'unica area del Chietino ancora senza rappresentanti di rilievo resterebbe il vastese. Ed è qui che la battaglia sembra più aspra con ben tre frecce nell'arco. Se Giuliante, eletto nel listino, come appare certo dovesse ottenere l'assessorato per l'Aquilano, si riaprirebbero le chances anche per Tagliente, al momento un po' fermo al palo proprio per la sua candidatura nel listino. Prospero, dal canto suo, può sperare nel dirottamento di De Matteis alla vice-presidenza del Consiglio ed avanzare pretese per il suo movimento. Chi sembra, però, maggiormente avvantaggiato da questa situazione sembra proprio Niki Argirò forte dell'essere l'unico candidato forzista del chietino entrato all'Emiciclo, magari facendo leva su quell'aria di rinnovamento sbandierata in questi mesi da tutto il PdL. E' altresì vero, però, che Tagliente vanta la maggiore esperienza tra tutti i componenti del nuovo consiglio e lo stesso Quagliariello ne ha più volte elogiato le qualità ed il ruolo guida al fianco di Chiodi. Qualora non dovesse pervenire all'assessorato, per Tagliente sembra comunque spianata la strada a capogruppo del PdL in Consiglio. In ultimo il rischio che si corre è magari una decisione salomonica: nessun assessore ad An nell'Aquilano, nessuno a Forza Italia nel Chietino. Questioni pesanti ancora da dirimere, dunque, e, con ogni probabilità, toccherà al summit in programma in questi giorni tra i senatori Piccone, Di Stefano e Tancredi trovarne una soluzione definitiva.
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