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REGIONALI, MASSIMO DESIATI: ''NON SARO' CANDIDATO, I PERCHE' DI UNA SCELTA''

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Dal consigliere regionale Massimo Desiati (La Destra) riceviamo e pubblichiamo: ''Potrei non sentirmi in dovere, così come potrei evitare di dichiarare quel che invece dirò nel motivare la scelta di non essere candidato alle prossime elezioni regionali. Sarà perché sono tanti i sinceri amici che mi chiedono se ci sarò; sarà perché è impossibile articolare una risposta per quelli che obiettano alla mia decisione, sarà perché sembra scontato che un Consigliere (dopo tanti anni) si ricandidi al medesimo ruolo di rappresentanza popolare e non possa rinunciarvi, sarà per tanti altri motivi da ricercare nella mia indole ma sento necessario rendere conto a qualcuno o a tanti della mia assenza dalla prossima competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Potrei parlare della spregiudicatezza altrui e della incolmabile distanza tra me ed un certo modo di far politica. Direi comunque cose vere ma eluderei il motivo di fondo che mi induce ad una scelta di rinuncia. Sarà una campagna elettorale tutta rivolta alla caccia al ladro, al delinquente della politica, all'approfittatore; i temi saranno quelli dello scandalismo a tutti i costi. Palate di fango in faccia a chiunque abbia avuto o ha a che fare con la Giustizia ed io ho a che fare con la giustizia da ormai sei anni. Il cinismo di molti e l'artatamente sollecitata indignazione popolare minerebbero la credibilità mia e del partito che mi dovesse candidare. Ed allora faccio ''passi'' ed questa è l'espressione corretta. Impossibile raccontare, come fossi alla ricerca di circostanze a discolpa, che, dei sei (dico sei!) procedimenti giudiziari a mio carico, per ben cinque ho visto la mia posizione archiviata d'ufficio o definita con sentenza di proscioglimento in istruttoria o rinfrancata da una richiesta di archiviazione da parte della pubblica accusa stessa; ne resta comunque uno, nel quale l'accusa non è quella di aver preso soldi o beni ma che, comunque, mi vede coinvolto per incredibili situazioni determinate, addirittura, dall'aver fatto il mio dovere. Si pensi, inoltre, che già due rinvii a lunga scadenza hanno, fino ad ora, impedito la prima udienza. E' impossibile, da queste colonne, proporre in dettaglio i termini di una vicenda inconcepibile; resta il fatto che, in queste condizioni, scelgo, per ora, di non candidarmi, per rispetto di me stesso e dell'elettorato. Sta finendo e finirà questa odiosa vicissitudine e non ci sarà bisogno di recuperare alcuna verginità! Senza livore, dico che non sono io a dovermene vergognare!''
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