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Crisi energetica, i Geologi: perché non utilizzare la Geotermia?

Il Consiglio Nazionale Geologi ha inviato una proposta di decreto al MiTE (Ministero della Transazione Ecologica) che permetterebbe di ridurre l’utilizzo del gas

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Il Consiglio Nazionale Geologi, organo di rappresentanza di circa 14.000 geologi professionisti italiani, conscio della necessità di una scelta sulle energie rinnovabili, aspetta l’attuazione di un Decreto ministeriale del 1 marzo 2022 che permetterebbe la riduzione della dipendenza estera da fonti fossili grazie all’utilizzo della geotermia come fonte energetica. 

 

Questa la dichiarazione del Presidente Francesco Violo: 

“Nell’ambito delle energie rinnovabili, la geotermia sta assumendo sempre maggiore importanza, dato che il Ministro (Cingolani) ha condiviso negli Stati Generali della Geotermia che si sono tenuti a Roma nello scorso mese di giugno, costituendo una importante fonte energetica alternativa caratterizzata da continuità e programmabilità della produzione ed elevata sostenibilità. Su questa sfida il Consiglio Nazionale dei Geologi si sta impegnando attraverso il coordinamento della Piattaforma Geotermia a cui aderiscono le Associazioni del settore, nonché importanti Enti pubblici e privati, Istituti scientifici e ministeriali”.

Il Decreto Ministeriale del 1 marzo 2022 per la disciplina delle piccole utilizzazioni geotermiche permetterebbe la regolamentazione a livello nazionale dell'energia geotermica e l’installazione fino ad 1 milione di impianti a bassa entalpia in ambito locale per utilizzare l’energia geotermica e ridurre l’utilizzo del gas. 

 

Ma che cos’è l’energia geotermica?

Dal greco “geo” (terra) e “thermòs” (caldo), si tratta di una forma di energia alternativa e rinnovabile generata dallo sfruttamento del calore naturale del suolo del Pianeta Terra. La superficie terrestre, infatti, possiede un gradiente geotermico dovuto all’energia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi contenuti naturalmente all’interno della Terra, nel nucleo, nel mantello e nella crosta terrestre. 

Grazie alle sue proprietà, questo tipo di energia può essere utilizzata sia come fonte di energia elettrica che come fonte di calore. Fu utilizzata per la prima volta in Italia il 4 luglio 1904 per la produzione di elettricità dal principe Piero Ginori Conti, che sperimentò il primo generatore geotermico in Toscana, in seguito al quale vennero create delle vere e proprie centrali geotermiche. Ancora oggi in Toscana è presente il più grande impianto geotermico del mondo, ma nel resto dell’Italia siamo ancora molto indietro. Nonostante le sue peculiarità, l’energia geotermica oggi costituisce meno dell’1% dell’intera produzione mondiale di energia. Una nazione che la sfrutta efficaciemente è l’Islanda, dove il 30% del fabbisogno nazionale è soddisfatto dall’energia geotermica la quale provvede a scaldare l’85% delle case. 

Secondo uno studio del Massachussets Institute of Technology, con lo sfruttamento della sola energia geotermica si potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico del pianeta per i prossimi 4000 anni.

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