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Alieni, UFO e cultura pop

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Con l’invenzione del telescopio e dalle prime osservazioni scientifiche del sistema solare, nel 17esimo secolo, hanno ripreso slancio idee già esplorate dai filosofi dell’antica Grecia: quelle che teorizzano forme di vita esterne alla Terra. Un’idea non nuova quindi, ma che giunta agli anni ’40 dello scorso secolo ha raggiunto l’apice delle sue costruzioni con l’ufologia, settore che si dedica alla ricerca di documenti in grado di dimostrare l’esistenza di vita extraterrestre. Si tratta di un campo complesso e variegato, il cui peso emerge però da qualcosa di molto più constatabile: le sue influenze nella cultura popolare. In risposta alla crescita dell’interesse verso tali concetti, infatti, sono state innumerevoli le opere come serie TV, film, fumetti e videogiochi che hanno trattato l’argomento, tanto in maniera centrale quanto in maniera incidentale, testimoniando come esista un interesse estremamente vivo intercettato proprio da tali opere di fantasia.

Si può pensare a una delle produzioni più note di Steven Spielberg, nonché vera e propria pietra miliare del genere: E.T. L’extraterrestre. Uscito nel 1982, il film si concentra sul rapporto tra un alieno, dimenticato sulla Terra dai compagni, e una famiglia californiana. Oltre le tematiche personali, che segnarono una svolta nelle produzioni di Spielberg, il film ruota proprio sulle vicende della creatura extraterrestre. Altro esempio è Men in Black, saga cinematografica iniziata nel 1997 e arrivata a contare oggi quattro film, con altri in programma. Protagonisti sono gli agenti di un’agenzia governativa segreta, i Men in Black appunto, che si occupano di regolare e tenere segreta la vita aliena sulla Terra: sul pianeta infatti abitano sia extraterrestri perfettamente integrati che altri giunti con intenzioni meno pacifiche.

La serie Men in Black, in realtà, è stata ispirata da un fumetto: in questo l’agenzia protagonista si occupava anche di regolamentare varie attività paranormali, aspetto che il film non ha adattato preferendo concentrarsi sull’attività di monitoraggio della popolazione extraterrestre. Ma si possono fare vari altri esempi dal mondo dei fumetti: Superman, uno fra i principali supereroi del mondo DC Comics, è effettivamente un alieno e, come rimarcato anche in uno dei più iconici monologhi visti nei film di Tarantino, uno degli aspetti più interessanti è vedere come la sua identità segreta sia in realtà il suo travestimento da essere umano. Guardando in casa Marvel, la situazione non cambia: Captain Marvel, arrivata anche nel mondo cinematografico con il volto di Brie Larson, è in parte un alieno Kree, razza extraterrestre che si affianca a quelle degli Skrull, dei Celestiali e alle tante altre inventate da Stan Lee e soci.

Nel mondo del videogaming quella aliena è stata una delle primissime ambientazioni a essere sfruttata: risale al 1978 Space Invaders, pietra miliare del videogioco nata in Giappone. Come ricorderanno i nostalgici dei cabinati, bisognava contrastare una flotta aliena intenta ad atterrare sulla Terra, obiettivo rappresentato dal fondo dello schermo; al giocatore il compito di distruggere tutte le navette prima che ciò potesse essere realizzato. Un’ambientazione videoludica che ha mantenuto il suo successo a prescindere dal genere: sono basate su personaggi alieni anche slot online come Dr. Toonz su PokerStars Casino, la cui ambientazione è proprio a tema spaziale, e shooter in prima persona come la serie Doom, dove si combattono creature aliene. Numerosi poi i vari easter egg a tema extraterrestre che compaiono in titoli recenti, da Red Dead Redemption 2 a Far Cry 5.

Non si può infine prescindere da uno sguardo al mondo delle serie TV: fra le innumerevoli spicca sicuramente Futurama, serie animata del 1999 prodotta dal creatore de I Simpson. Con un ritorno atteso per il 2023, a dimostrazione del suo successo, la serie mette in scena il futuro del 3000 dove extraterrestri e viaggi interstellari fanno parte della quotidianità. Ma ancora più iconica non può che essere X-Files, una delle serie simbolo degli anni ’90 che conta anche due stagioni recenti, del 2016 e del 2018, e due film, usciti nel 1998 e nel 2008. Protagonisti due agenti dell’FBI che si occupano di casi che investono fenomeni inspiegabili, dove una netta predominanza hanno quelli relativi a extraterrestri. Iconico è divenuto il poster ripetutamente inquadrato nell’ufficio del protagonista, che raffigura una navicella spaziale sotto la quale campeggia la scritta “I Want To Believe”: un messaggio non fraintendibile riguardo le tematiche principali della serie.

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