Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Pescaturismo: come “salvare” il mare durante la tua vacanza

Il turismo della pesca amico dell’ambiente

Condividi su:

Se anche noi abbiamo pianificato la nostra vacanza in Salento difficilmente rimarremo delusi. Il mare da favola che bagna le sue coste rende questo territorio tra i più gettonati per le vacanze estive.

Grazie a realtà territoriali e agenzie locali come Barbarhouse, il modo migliore per godersi il proprio soggiorno in questo territorio da sogno è affittare una casa vacanza nel Salento sul mare.

Il turista moderno è alla ricerca di una forma di vacanza che abbia un approccio più esperienziale rispetto ad un soggiorno tradizionale. I modi per entrare in contatto con le attività più “veraci” del Salento non mancano.

Sono tante le iniziative a livello territoriale volte a rivelare al turista un volto più intimo e quotidiano della zona, permettendogli nel contempo di godersi appeno le sue bellezze e, in alcuni casi, a favorire la salvaguardia dell’ambiente.

Questo è il caso del pescaturismo. Di cosa si tratta? Perché grazie ad esso possiamo salvare il mare?

Cos’è il pescaturismo

Il Pescaturismo è una forma di turismo alternativo che ha il mare come protagonista principale. In pratica consiste nell’accompagnare dei pescatori locali ed affiancarli nella pesca vera e propria, mentre nello stesso tempo verremo portati in alcune delle zone più spettacolari della costa.

Un’esperienza davvero unica, che porta il turista a conoscere da vicino la vita del pescatore comune e ad apprezzare ancora di più le aree marine protette, i tratti di costa più belli e caratteristici.

Parliamo di qualcosa di più che di una semplice escursione. Al termine della battuta di pesca di solito viene organizzata un pasto a base del pescato di giornata.

Durante la battuta si utilizzano gli attrezzi per la pesca professionale solamente a scopo dimostrativo.

Perché definiamo questo trend di turismo amico del mare?

Ebbene, il pescaturismo è rientra tra le metodologie indicate dal WWF per salvaguardare il mare da una forma di pesca troppo aggressiva, che tende a sfruttare al massimo le riserve di pesce presenti nei fondali.

Tra i piani del WWF rientrano anche la valorizzazione di alcuni tipi di pesce che meno conosciuti ma che sono presenti in grande quantità lungo le coste del Salento, come ad esempio lo Zerro.

In questo modo si può dare ad altre varietà di pesce la possibilità di proliferare e riprodursi, salvaguardando la bio-diversità marina.

Grazie al Pescaturismo i pescatori possono diversificare le loro fonti di reddito, che provengono così non solamente dalla pesca ma anche dai turisti che li accompagnano in barca, riducendo allo stesso tempo lo sforzo di pesca.

Se condotto nel modo giusto ed appropriato, il Pescaturismo dovrebbe ridurre significativamente l’intensità della pesca e promuovere in maniera significativa il patrimonio culturale della pesca artigianale.

Ecco perché viene presentato dal WWF tra le forme di turismo alternativo sostenibili più amiche dell’ambiente.

Condividi su:

Seguici su Facebook