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A colloquio con Marie Helene Benedetti

Nella vita tutto sembra scontato e "normale"...

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Nella vita tutto sembra scontato e “normale” fino a quando, sviluppando la sensibilità o venendo colpiti in prima persona e negli affetti… ti rendi conto che non è assolutamente così! Relazionarsi con le persone non è facile, ma diventa ancora più complicato per i disturbi dello spettro autistico che sono condizioni in cui le persone hanno difficoltà a stabilire relazioni sociali. 

Ho di fronte Marie Helene Benedetti, la Presidentessa dell’associazione Asperger Abruzzo, che prende il nome dal pediatra viennese Hans Asperger, il primo a diagnosticare, agli inizi del 900, questa sindrome attraverso la descrizione del comportamento dei bambini dai movimenti goffi, isolati dai loro coetanei perché con difficoltà a comunicare e relazionarsi. In compenso, passavano la maggior parte del tempo ad approfondire i loro interessi diventando degli esperti in matematica, collezionismo, musica, letteratura…tanto che lui stesso li soprannominò “piccoli professori”. 

Marie Helene mi parla di come verrà utilizzato l’incasso dello spettacolo dedicato alle canzoni di Ivano Fossati, tenutosi recentemente nel Teatro Rossetti di Vasto. Si organizzeranno gite sia per i ragazzi che per i loro genitori, durante le quali l’obiettivo principale è quello di ricreare quella socialità che purtroppo si perde in situazioni di vita di questo genere. Infatti Marie Helene spiega che le famiglie con figli autistici sono quelle, nella disabilità, che restano più sole e che molto spesso vengono abbandonate da amici e parenti…in pratica si resta soli! Quindi si può immaginare quanto possa diventare solitaria, paurosa ed asfissiante una vita del genere. Quindi grazie alle gite e ai gruppi settimanali di Auto-Mutuo Aiuto che Asperger Abruzzo organizza non si sentono più soli perché: nascono amicizie che si coltivano nel tempo, si affrontano paure comuni e si rigenera l’aria psicologica. Oltre alle gite, in collaborazione con la Onlus “Giuliaparla”, si stanno istruendo dei compagni adulti anche loro autistici, che accompagneranno i ragazzi a degli incontri per formarli e prepararli per il mondo del lavoro e nella socialità. Infatti uno dei problemi è quello di riuscire ad avere e a mantenere un lavoro nonostante sia previsto per legge, proprio perché per loro non è facile socializzare nell’ambiente lavorativo o presentarsi ad un colloquio con le abilità di proporsi. In questo modo i ragazzi che in genere hanno una bassa considerazione di se stessi, aiutandosi a vicenda nel capire gli errori e superare i loro limiti, rigenerano la propria autostima! 

Un importante risultato raggiunto dall’associazione è stato quello di riportare tutti i bambini autistici abruzzesi dal Molise in Abruzzo, infatti era stato accertato che in convenzione non ricevevano la giusta terapia. Finalmente, con grande gioia dei genitori, sono stati da pochi giorni presi in carico nella propria città, qui in Abruzzo, e riceveranno finalmente la terapia adeguata. I prossimi obiettivi dell’associazione sono quello di far veicolare parte del budget dell’ex art.26 utilizzato per l'autismo in Ambulatoriale Dedicato per l'Autismo per far dare la giusta terapia ai bambini e soprattutto far creare dall’ASL di Lanciano Vasto Chieti l’Unità Operativa di Neuropschiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza. 

Come redazione ringraziamo Marie Helene Benedetti ed auspichiamo che entrambi gli obiettivi siano raggiunti al più presto.

Intervista e foto di Pasquale D'Avino detto Lino.

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