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Perché è importante la concimazione: le regole da seguire

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La concimazione rappresenta una fase essenziale della coltivazione delle piante a partire da seme. Ricordiamoci sempre infatti che le piante, per crescere e svilupparsi, hanno bisogno di un adeguato apporto di sostanze nutritive. È molto importante quindi procedere ad una concimazione regolare per assicurare la buona crescita delle piante. I vari componenti che sono contenuti nel fertilizzante non soltanto sostengono la crescita della pianta, ma possono agire in maniera significativa per rafforzare le difese dei vegetali contro i parassiti e le eventuali malattie. Ma andiamo più nei dettagli e scopriamo perché il fertilizzante fa bene alle piante.

Perché è importante il fertilizzante per le piante

Che si tratti di semi di cannabis o di altre piante più comunemente conosciute, comunque il fertilizzante può rappresentare un ruolo importante per la crescita di questi vegetali. Infatti le piante assorbono le sostanze contenute nel terreno per produrre i fiori e i frutti.

Con il tempo, se non si procede ad una regolare fertilizzazione del terriccio, quest’ultimo si impoverisce delle sostanze nutritive che contiene e quindi si hanno delle conseguenze, come foglie pallide, o comunque la pianta in se stessa può rallentare la sua crescita.

Quindi è davvero essenziale concimare con regolarità, perché così le piante si possono sviluppare bene, rimanendo sane nel tempo. Chiaramente bisogna anche saper interpretare bene quali sono le caratteristiche di cui soffre una pianta, per riuscire a capire anche quali nutrimenti bisogna dare ad essa.

Facciamo qualche esempio a questo proposito. Una crescita rallentata o le foglie pallide spesso indicano una carenza di azoto. Le foglie e i fiori piccoli possono essere causati dalla presenza nel terreno di poco fosforo. Quando una pianta è appassita, invece, probabilmente vorrebbe dire che c’è una carenza di potassio.

La differenza fra i concimi naturali e minerali

Insomma, i concimi non sono tutti uguali, perché se il fertilizzante è importante per ogni tipo di pianta, specialmente per quelle che coltiviamo a partire dai semi, possono cambiare la composizione e la quantità, tutti fattori indispensabili di cui dobbiamo tenere conto in rapporto alla tipologia di pianta.

I concimi di solito contengono macroelementi, come azoto, fosforo, potassio, ai quali alcune volte vengono aggiunti anche microelementi, come ferro, magnesio, zinco e calcio. Di solito si distinguono concimi naturali da quelli minerali.

I concimi naturali sono composti da tutti quei nutrienti che sono permessi in agricoltura biologica e sono costituiti principalmente da elementi vegetali o animali, come, per esempio, farina di semi d’uva, gusci di cacao ed escrementi di uccelli marini.

I concimi minerali, invece, contengono delle sostanze nutritive per le piante sotto forma di minerali e sali. Questi elementi si dissolvono con l’umidità del terreno e così le piante possono accedere direttamente alle sostanze nutritive che sono più utili.

Quindi i concimi minerali, a differenza di quelli naturali, mettono subito a disposizione una grande quantità di energia. Proprio per questo motivo, poiché le sostanze nutritive possono essere sfruttate in maniera molto rapida, spesso i concimi di origine minerale vengono utilizzati per le piante che hanno bisogno subito di un apporto energetico e per le piante che fioriscono a lungo nel tempo.

Quando e quanto concimare

Qual è il momento migliore per concimare? Gli esperti affermano che la regola più importante da tenere in considerazione a questo proposito è quella della fase di crescita delle piante, ovvero il periodo che va dalla primavera alla metà del mese di agosto.

Per quanto riguarda, invece, quanto concime somministrare, bisogna tenere presente che ogni pianta ha esigenze molto differenti, per questo bisogna utilizzare dei fertilizzanti su misura adeguati alle loro necessità di sostanze nutritive. Non è opportuno dare poco fertilizzante, ma allo stesso tempo un eccesso di concime può fare anche male.

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