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"La sensazione è che Vasto sia diventata una succursale di Lanciano"

Indugi del centrodestra nella designazione del candidato sindaco, D'Alessandro (Lega) si rivolge a Sigismondi (FdI)

redazione
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Ancora trova la 'quadra' il centrodestra per la designazione del candidato sindaco per le prossime elezioni comunali a Vasto.

Torna a parlare di questa 'impasse' il consigliere comunale e capogruppo della Lega, Davide D'Alessandro, che chiama in causa Etelwardo Sigismondi, uomo di punta di Fratelli d'Italia in città e nel territorio.

"All’amico Etel Sigismondi - scrive D'Alessandro in una nota - raccomando di non trattare Vasto come figlia di un Dio minore e di non pensare illimitata la pazienza di un popolo, quello di centrodestra, da sempre maggioranza e da 15 anni condannato a espiare colpe che non ha. La sensazione è che Vasto sia diventata una succursale di Lanciano, potendo esprimere il candidato soltanto a ‘ricasco’ della città frentana. Non è accettabile, come non è accettabile la fatica dei partiti a fare sintesi e a decidere. Il 20 marzo scorso avevo proposto Cappa o Sigismondi. Sono passati tre mesi, tre mesi persi, e non abbiamo ancora né Cappa, né Sigismondi.

Le scelte deboli, di facciata e di risulta, non si addicono alla sesta città d’Abruzzo. L’augurio è che mercoledì sia il giorno della decisione e della decisione consapevole. Vasto ha bisogno di un vero Rinascimento, di idee, di progetti, di visione.

Se Etel non se la sente di giocare la partita in prima persona, la giochi con chi può vincerla. Sul voto di ottobre la sua responsabilità sarà massima, e da giocatore e da allenatore. Un errore che segnasse l’ennesima sconfitta, potrebbe essere letale per la credibilità di una classe politica che sta dando di sé uno spettacolo di livello mediocre, a voler essere gentile con le parole".

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