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Luca Cindolo: tanto studio, impegno e passione

Un percorso intenso, fatto di ricerca continua e di importanti pubblicazioni

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Luca Cindolo è un urologo che ha lavorato nell’Ospedale “San Piodi Vasto e da allora si è innamorato di Vasto, tanto da sceglierla come città in cui vivere. E’ impegnato in un’attenta e impegnativa attività di ricerca nel campo dell’urologia. Ha una grande passione per la ricerca di base e poi clinica e ha sempre legato l’attività quotidiana ad una costante attività di ricerca che gli ha permesso di realizzare studi locali, nazionali ed internazionali nei più diversi ambiti della fisiologia e patologia urologica.

Nato a Potenza nel 1973, la sua storia di ricerca comincia nei primi anni ‘90, quando si appassionò della biologia molecolare frequentando i laboratori dei professori Carmelo Bruni e Lorenzo Chiariotti all'Università Federico II di Napoli.

Discussa la tesi di laurea sul tumore vescicale e intrapresa la strada della specializzazione in urologia frequentò un altro laboratorio diretto dal prof. Clemente Cillo, in cui svolse ricerche sui geni morfogenetici nelle neoplasie urologiche. I risultati furono brillanti e furono oggetto di diverse pubblicazioni.

Nei laboratori Luca Cindolo apprendeva la pazienza, l'amore per il dettaglio, la tranquilla fatica del ricercatore che spesso giunge a scoperte importanti, anche aiutato dall'intuito e da un pizzico di fortuna. Quando poi andò a trascorrere uno stage in Francia decide di dedicarsi alla creazione del database internazionale sui tumori del rene che poi diventò uno strumento per creare network, approfondire le ricerche e pubblicare molti articoli, avviare relazioni professionali via via sempre più coinvolgenti.

Fu così che dopo 5 anni trascorsi presso la Urologia Ospedaliera dell’Ospedale “G. Rummo” di Benevento sotto la direzione del Dott. Luigi Salzano, collaborò in maniera quotidiana col professor Luigi Schips, lavorando con lui presso la Unità di Urologia della ASL Lanciano Vasto dal 2008.

Gli anni dal 2008 al 2018 furono anni di grande progresso a livello scientifico, perché la ricerca era diventata strutturata e più matura e spaziavamo tra la medicina nucleare e la chirurgia laser e single-port.

Completati diversi corsi di specializzazione per la chirurgia mini-invasiva e robotica e terminato un programma di dottorato in Medicina Traslazionale/Oncologia con una tesi sui nuovi farmaci sul tumore prostatico avanzato, desideroso di nuove prospettive, iniziò a lavorare a Roma, come consulente urologo, e si appassionò all'idea di fare urologia e ricerca in un modo nuovo: attraverso i gruppi di professionisti associati.

Con il professor Giovanni Ferrari e altri colleghi fondò il Centro Urologico Europeo (https://www.centrourologico.it/) con cui tutt'oggi collabora, con una fitta rete di professionisti e di strutture sanitarie con grande entusiasmo, tentando di far crescere armonicamente chirurgia, ricerca e umanità.

Quello che ha accomunato tutto il suo percorso di formazione e la sua carriera ospedaliera è stato lo spirito della ricerca osservando la realtà clinica e cercando di imparare da ogni singolo caso ma anche da casistiche ampie e diversificate.

Ricerca” dice Luca Cindolo “significa guardare il “particolare” per arrivare alla "regola", significa andare dall' "oggi al sempre", dal "qui al dovunque", dal dettaglio al “principio universale. Ricerca significa capire. Ma ben oltre i dati clinici e la passione per la raccolta rigorosa delle informazioni, quello che mi appassiona è la relazione con i colleghi chirurghi e ricercatori. Ho interagito con prestigiose università e con piccoli ospedali, con accademici di grido e colleghi umili e lavoratori indefessi. Ho visto il merito schiacciato e la prepotenza avanzare, ma ho anche capito che il lavoro silenzioso e certosino soddisfa il ricercatore più della gloria dei congressi o il consenso dei social. “

Ad oggi è stato autore di circa 230 pubblicazioni internazionali sui più diversi aspetti della urologia: dalla oncologia alla urologia funzionale, dalla calcolosi alla chirurgia laser della ipertrofia prostatica, dalla terapia farmacologica alla biologia molecolare.

Se mi chiedessero che valore ha ogni singola pubblicazione” conclude Luca Cindolo “risponderei che il valore di ogni pubblicazione sta nel messaggio principale raccontato in ogni articolo scientifico. Ma se mi chiedessero qual è il valore complessivo della mia attività di ricerca direi più semplicemente che la ricerca è curiosità, intimità, determinazione”.

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