L'amata chitarra ai piedi della bara: un'immagine significativa per l'ultimo saluto a Giovanni Stivaletta, spentosi l'altro giorno all'età di 47 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia, nelle persone a lui più vicine e nei tanti amici. 

Stamattina, nella Chiesa di Santa Maria Incoronata, il rito funebre officiato dal parroco Padre Tonino Levita, assieme a Padre Luigi Stivaletta e Padre Eugenio Di Giamberardino, della Comunità dei Frati Francescani.

Nell'omelia il dolce ricordo del parroco di una persona educata, elegante, gentile, generosa, grande appassionato di musica ed attento alle esigenze della comunità. Fiaccato dalla malattia, ma non nello spirito. La sottolineatura del suo essere sorridente, poi, citando una delle più belle poesie di Pablo Neruda: "Prenditi tempo per ridere, perché il riso è la musica dell’anima".

E, prima della fine del rito, la toccante testimonianza di alcuni amici per riaffermare il valore di una persona che mancherà a tanti.