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Per una Pasqua di risurrezione, il messaggio del vescovo

La lettera della guida della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte

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Come risorgere da questa terribile esperienza di dolore e di morte, che è stata e continua ad essere per tanti la pandemia da CoVid19?

Tre mi sembrano le vie da percorrere. La prima è di continuare a confidare nel Signore: nella gioia, come nel dolore, nella buona, come nella cattiva sorte, è Lui la nostra speranza, la forza che ci sostiene, il bene che ci salva. Pregare con fede, invocare, intercedere, siano per tutti i credenti impegni quotidiani, da vivere con fiducia e totale abbandono nelle mani del nostro Padre celeste.

La seconda via è quella della carità: in un momento di generale fragilità, ci riscopriamo tutti solidali nella stessa barca, sbattuti dalle onde, ma anche chiamati a sostenerci gli uni con gli altri. Si tratta non solo di incoraggiarci reciprocamente con le parole della fede, ma anche di condividere e di aiutare specialmente chi è stato più colpito nello spirito e nelle necessità materiali. Penso ai tanti che hanno perso il lavoro o hanno visto sospese le loro attività: la richiesta di sostegno, anche alimentare, è vasta e non deve essere disattesa. Come Caritas ci stiamo impegnando al massimo delle nostre possibilità. Chiediamo a ognuno di fare la sua parte e a chi più ha di dare di più per chi ha meno o non ha addirittura nulla.

Infine, occorre progettare la ripartenza e farlo pensando tutti al bene comune, oltre che a quello individuale o di gruppo. Si tratta di mettere in atto progetti di ripresa imprenditoriale, come il nostro popolo ha saputo fare specialmente in tempi drammatici quali il dopoguerra o le stagioni di crisi economico-sociale più acuta. Nessuno ha diritto a tirarsi indietro o a pensare che la rinascita non lo riguardi: non ci salveremo che insieme. Chi può abbia il coraggio di investire come e più di prima per creare lavoro, avviare imprese, contribuire al bene di tutti. E tutti partecipino allo sforzo comune, facendo ognuno la propria parte con l’aiuto di Dio.

Solo mettendo in pratica queste vie la prossima Pasqua sarà tempo di risurrezione per tutti: e Colui che ha fatto Sue le nostre prove e le nostre fragilità, certamente non mancherà di sostenere e accompagnare le scelte e gli impegni di quanti risponderanno con generosità e passione a questa triplice urgenza. Pregando perché sia così, auguro buona Pasqua di risurrezione a tutti!

Bruno Forte
Arcivescovo di Chieti-Vasto

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