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Il calcio femminile si fa sempre più strada

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Il calcio femminile sta diventando una realtà sempre più nota in tutta Europa ma soprattutto in Italia. Oltre alla visibilità, crescono anche le doti tecniche e fisiche delle giocatrici grazie ad idonee strutture dedicate a loro.

L’Italia rispetto ad altri Paesi europei ha un ritardo di qualche anno che sembra iniziare a colmarsi lentamente. Questo gap rende le squadre italiane meno competitive rispetto ad altre europee.

La squadra italiana che più sta cercando di ridurre questo gap è la Juventus Women perché nasce da un progetto studiato ad hoc dalla dirigenza e a cui viene dato la giusta organizzazione ed importanza. La squadra nasce nell’estate del 2017 a seguito dell’acquisto del titolo della società dilettantistica del Cuneo, il quale ha permesso di disputare già dal primo anno la Serie A. Grazie ad una efficace campagna acquisti vince subito il suo primo scudetto e da li non si ferma più, ottiene infatti lo stesso risultato nelle due stagioni successive (2018-2019 e 2019-2020) e in quella attuale si trova al comando da sola.

In campo europeo però la Juventus fatica ancora a ritagliarsi il suo spazio, specchio del ritardo del calcio femminile italiano. Anche la fortuna non è stata dalla parte delle bianconere perché negli ultimi due anni i sorteggi della Women’s Champions League l’hanno messa di fronte al Barcellona prima (finalista della precedente edizione) e alla corrazzata Lione quest’anno, uscendo in entrambi i casi. E’ proprio quest’ultimo scontro però che ha fatto vedere come la Juventus Women stia cercando di ridurre il gap perché anche se eliminata è riuscita a tenere testa alla squadra che ha vinto le ultime 5 Champions League.

Parlando meno di aspetti tecnici il calcio femminile si sta facendo strada oltre che sul campo anche sui media. Il Mondiale di Francia 2019 ha avuto un seguito e un’attenzione mediatica senza precedenti. In Italia le partite delle Azzurre sono state viste da 24,41 milioni di telespettatori, per quanto riguarda il mondo social il profilo della Nazionale femminile si è posizionato al 3° posto in termini di engagement complessivo tra gli sport di squadra italiani. Le partite sono state trasmesse dalla RAI e da Sky. Quest’ultima ha contribuito in modo molto forte alla crescita della visibilità del calcio femminile, non solo durante l’ultimo Mondiale. Sky, infatti, trasmette 2 partite di Serie A a settimana e fa informazione su cosa succede in Italia ma anche in Europa. Oltre alle televisioni e ai social, anche i quotidiani dedicano articoli al calcio femminile.

Diversi sono gli sponsor che si avvicinano a questa realtà, cercando di ingaggiare squadre e anche singole giocatrici. Si tratta di sponsor legati al lifestyle oppure a prodotti dedicati esclusivamente all’universo donna (ad esempio Pupa con la Nazionale Italiana).

Si parla molto anche di professionismo perché in Italia, diversamente da altri Paesi europei, le calciatrici sono dilettanti. Qualcosa si sta muovendo, si sono poste infatti le basi per garantire il professionismo per la massima serie a partire dalla stagione 2022-2023. Sicuramente questo passaggio aiuterà il calcio femminile italiano a ridurre ulteriormente il gap con il resto dell’Europa e ha ritagliarsi sempre più spazio nella vita degli italiani.

Chissà che tra qualche anno grazie a questi interventi non si possa scommettere sulla vittoria di una squadra italiana nella Women’s Champions League, intanto si accettano scommesse su PlanetWin365 sulla vincitrice di questa edizione.

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