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Mattioli: tributo degli allievi ad Elena Sangro, ‘donna forte e coraggiosa’

L’Araba Fenice, dalla penna di Roberta Presenza

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Nella giornata internazionale dedicata al mondo al femminile, non poteva mancare, nella cittadina vastese, un tributo alla diva Maria Antonietta Avveduti, in arte conosciuta con lo pseudonimo di Elena Sangro.

“Oggi – queste le parole di introduzione allo spettacolo della professoressa Antonietta Moretti -  non vogliamo ricordarla solo come diva o musa ispiratrice di Gabriele D’Annunzio, ma, soprattutto, come donna forte e coraggiosa che, agli inizi del 900, in un mondo dal carattere fortemente maschile, dopo tante difficoltà ha saputo emergere, riemerge e reinventarsi come l’araba fenice”.

Gli attori in scena sono stati i ragazzi della classe IV del Liceo Musicale, coordinati dalla succitata Prof.ssa Moretti, ideatrice del progetto “La scuola racconta una donna” e dalla Prof.ssa Giovanna Santangelo.

Tra significativi monologhi e suggestivi momenti musicali, gli alunni hanno raccontato il vissuto dell’attrice e regista, in una narrazione dispiegata in 5 atti, ciascuno a rappresentare le diverse fasi della sua vita.

L’opera è nata dalla penna di Roberta Presenza, che si è dedicata con passione alla ricerca della storia della famiglia di Elena Sangro, per poi approfondirne di quest’ultima “gli aspetti più bui e poco conosciuti”, così come lei stessa ha dichiarato nel corso del suo intervento.

“Ogni persona - ha concluso la Presenza dedicando all’attrice le parole di un aforisma di Theodore Zeldin - è un enigma. E’ un puzzle non solo per se stesso, ma anche per tutti gli altri, e il grande mistero del nostro tempo è il modo in cui decifrare questo puzzle”.

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