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Elezioni in Abruzzo 2019: il vastese Michele Suriani si presenta

Intervista all'ingegnere di Vasto

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Michele Suriani, candidato nella coalizione di centrodestra alle prossime elezioni regionali d’Abruzzo, si accinge a fare capolino sulla scena politica.

Di Vasto, 38 anni, Suriani, ha svolto la sua professione di ingegnere in diversi paesi del mondo e in Italia, oltre che in tutto l’Abruzzo, da 5 anni lavora per lo Stato, nell’Agenzia del Demanio, dapprima a Roma ed ora ricopre il ruolo di vice direttore della regione Marche.

Al candidato sono state poste 9 domande, con lo scopo di capire meglio quale sia la personalità e soprattutto la sua linea politica.

  1. La priorità assoluta, la cosa che ha più a cuore, che non è disposto a negoziare con nessuno, neppure con i suoi collaboratori e alleati più importanti?

       La priorità assoluta è l’unità, quindi un brand unitario della regione Abruzzo. Ogni programma deve beneficiare tutto il territorio regionale.

  1. Quanto conta il successo?

L’unico successo che conta è quello che si raggiunge in squadra. Bisogna lavorare insieme per raggiungere sempre più traguardi importanti.

  1. Ha più paura di vincere o di perdere?

Voglio vincere perché non vedo l’ora di concretizzare tutto quello che ho in mente. Nessuna paura di perdere perché anche non riuscirò a raggiungere il Consiglio regionale, farò comunque politica a livello locale. Comunque, in entrambi i casi sarà una vittoria.

  1. "Identità è valore": perché questo slogan?

Il mio slogan nasce dalla visione che ho di guardare l’Abruzzo. Il vero valore della regione è la sua identità. Mare, montagna e collina sono integrate in un unico progetto unitario di tipo turistico, agricolo e industriale.

  1. Quale è il focus del suo programma politico?

Il focus del programma politico è puntare su un turismo incentrato sull’ agricoltura, potenziando le zone interne con il rilancio dell’economia, industria e creazione di posti di lavoro in ottica sostenibile e 4.0.

  1. Sviluppo turistico e tutela dell’ambiente sono due percorsi importanti per la regione Abruzzo. Ci dica se l’Abruzzo sarà in grado di fare progetti per aumentarne il valore.

Non si può prescindere dalla tutela dell’ambiente, specialmente in una regione come la nostra che accoglie parchi, aree protette e riserve naturali... Valorizzare quello che già si ha. La tutela dell’ambiente non è un vincolo ma un rilancio delle opportunità di quel territorio in chiave nazionale.

  1. Un messaggio per i cittadini.

Avrete un referente in regione con la porta sempre aperta. Chi fa politica deve essere un interlocutore privilegiato, competente e disponibile all’ascolto in grado di fungere da recettore delle esigenze per trasformarle in legge.

  1. Un augurio agli avversari.

Mi auguro che gli avversari siano in grado di innalzare la qualità del dialogo e della rappresentanza.

  1. Un suo sogno, come vede l’Abruzzo tra 5 anni?

Vedo la regione Abruzzo unita, nella quale tutti i valori e le peculiarità vengano esaltate nel nuovo brand che veda tutti noi in veste di protagonisti in Italia e all’estero.

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