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Piani alti del Tribunale inaccessibili ai disabili: "Nessuna risposta a interrogativi e sollecitazioni"

Centorami (Vasto Libera) rilancia la questione e chiede chiarezza a sindaco e vertici del palazzo di giustizia

redazione
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Nel Tribunale di Vasto è impossibile, per un disabile, accedere ai piani superiori perché l’ascensore non è delle dimensioni sufficienti per far entrare una carrozzella e non ci sono montascale.

È Carlo Centorami, presidente dell’associazione Vasto Libera, a rilanciare la questione, trovatosi di fronte, nello stesso giorno, a due casi di persone impossibilitate ad usufruire del servizio per raggiungere i piani alti del palazzo di giustizia di via Bacheletverificando le aperture degli ascensori e delle porte interne.

“Ho protocollato una comunicazione al sindaco di Vasto Francesco Menna, all’assessore ai Servizi Sociali Lina Marchesani ed al Dirigente preposto, poi, non avendo ottenuto alcuna spiegazione, mi sono rivolto direttamente al presidente del Tribunale di Vasto, dott. Bruno Giangiacomo, dal quale però parimenti non ha ottenuto alcun riscontro ha spiegato Centorami.

 “La situazione di palese contrasto delle attuali regole sulle barriere architettoniche proprio nel palazzo di giustizia, si è evidenziata in tutta la sua forza morale e materiale”, ha detto ancora Centorami il quale ha proseguito chiedendo se “le regole di adeguamento dettate dalle normative in materia di barriere architettoniche e direttive di raccordo con le leggi antincendio, siano rispettate al fine tutelare quelle categorie di persone che abbisognano di accorgimenti elementari importanti, i quali però, sembrano mancare paradossalmente proprio nel Tribunale di Vasto”.

“Pur notando la presenza di scivoli e rampe di accesso alle aule di udienza – rimarca il presidente di Vasto Libera nella missiva indirizzata, il 3 maggio scorso, al presidente del Tribunale – è incontrovertibile che l’apertura dell’ascensore di settanta centimetri sui tre piani, la dimensione di alcuni ambienti corrispondenti, appaiono insufficienti alla fruizione a persone costrette in carrozzella. Il verso di apertura delle porte con presenza di vetro e chiusura a molla contraria a quella di esodo, apparentemente non sembrano adeguate. Mi  pare non aver notato, infine, la minima presenza di un bagno per diversamente abiliha chiosato Carlo Centorami il quale ha esteso l’appello a verificare anche alle associazioni dei diversamente abili affinché "si battano per la messa a norma dell’edificio pubblico di Via Bachelet.

“Ritengo opportuno informare sia il Signor Prefetto di Chieti Antonio Corona, sia il Comandante dei Vigili del Fuoco Ingegner Mauro Malizia su quanto riferito, onde ottenere certezza sull’agibilità prevista per legge per i locali del Tribunale. L’Amministrazione comunale – ha concluso – dovrebbe avere la sensibilità di occuparsi seriamente di questo tema dando risposte certe e definitive invece di trincerarsi nel silenzio. È il rispetto della disabilità cui tutti si potrebbe essere coinvolti direttamente o indirettamente, che dovrebbe essere di impulso e forte stimolo alla chiarezza”.

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